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    Sport
    30 Novembre 2011
    Pallanuoto A1. La Snc lavora in vista dell'incontro di mercoledì 26 ottobre contro la Florentia

    di PAOLO LA ROSA –

    La gara della Snc, in trasferta nella piscina ‘‘Scandone’’ di Napoli contro l’Acquachiara, valevole per il terzo turno del massimo campionato italiano di pallanuoto, ha offerto numerosi spunti sui quali poter basare un’analisi oggettiva.
    La problematica maggiore, riscontrata in quest’avvio di campionato, è da imputarsi alla difficoltà, da parte dei rossocelesti, ad abituarsi ai ritmi della serie A.
    Fatica a chiudere i match, a gestire il risultato e a mantenere alte e costanti le performance per tutti e quattro i tempi.
    Da escludersi a oggi, il fattore fisico, gli atleti appaiono nelle partite, in un buono stato di forma, migliorando gradualmente la propria condizione. Il lavoro fin qui svolto, sotto il profilo atletico, sta dunque dando risultati significativi.Nelle prime tre uscite infatti, un fattore che mai è mancato è stato l’ottimo pacchetto natatorio, già notevole a Napoli, col Posillipo, con lo stesso Carlo Silipo meravigliato del livello raggiunto.
    Altra questione è il piano del gioco. L’analisi si divide tra la capacità della Snc di produrre una quantità notevole di azioni e l’impossibilità, però, di chiudere e capitalizzare così le azioni stesse.
    Da qui le diverse ipotesi percorse questi giorni, prima fra tutte, che ha visto tra l’altro la critica unanime, quella della mancanza delle relative tempistiche, necessarie all’approfondimento delle manovre meccaniche dei rossocelesti e di quelle ‘‘d’emergenza’’, indispensabili nelle fase concitate dei match, mancate soprattutto in gara 2, con l’Ortigia, e più in generale condizione fondamentale ad oggi elemento mancante nelle numerosi fasi di superiorità numerica rossoceleste.
    Il tempo dunque, come chiave fondamentale per sviluppare gioco, abitudine alla massima serie e conoscenza dei nuovi giocatori.
    Anche con l’Acquachiara, malgrado una risposta mentale migliore rispetto ad Ortigia, si è percepita la latente sterilità dell’attacco rossoceleste. Questo è un dato rilevante, in un campionato difficile, come quello di A1, non sono ammesse titubanze o errori superficiali. Infatti ad oggi, la Snc non necessita di un radicale cambiamento, bensi di eliminare totalmente quelle imprecisioni, che risultano essere decisive ai fini del risultato. Quello che a oggi, momentaneamente, rimane è uno ‘‘0’’ da togliere, ed una formazione che possiede tutte le potenzialità per farlo. Ora c’è la Florentia in casa (mercoledi 26 ottobre al PalaGalli) e la Snc dovrà esprimersi nel match perfetto per tenere testa ad una formazione dall’indubbio valore tecnico.