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    Sport
    30 Novembre 2011
    Pallanuoto. Il difensore Snc Claudio Innocenzi: «La velocità per aumentare l’efficienza»

    di PAOLO LA ROSA

    La performance della Snc nella prima uscita esterna col Posillipo ha offerto numerosi spunti di argomentazione.
    Se da un lato i rossocelesti si sono espressi in buone amministrazioni di gioco, producendo numerose azioni e ripartenze interessanti, dall’altro, forse, sono riapparse le vecchie problematiche (gara 3 con Torino ‘81 ndr) relative alla fase conclusiva, poco incisiva e consistente. Con il parere tecnico del difensore centrale ex Vis Nova, Lazio e Latina Claudio Innocenzi, proveremo ad affrontare i principali nodi tattici della gestione Pagliarini.
    Posillipo-Snc. Troppi gli errori?
    «Credo che le imprecisioni riscontrate nelle fasi di attacco debbano essere lette e considerate come imperfezioni compiute da una compagine che produce e crea occasioni. Riuscire a proporsi sotto porta, anche con la frequenza con la quale ci siamo affacciati alla porta di Negri, può offrire e creare una lettura alternativa. Serve, ad oggi, sicuramente più concretezza e sicurezza in attacco, ma nel contempo le azioni vengono prodotte e le dinamiche di gioco si applicano e vengono espresse, questo è un punto importante che ha offerto un riscontro positivo».
    Condizione fisica?
    «Il lavoro che stiamo facendo è ottimo, stiamo lavorando sul perfezionamento della forza esplosiva, un programma specifico declinato alla trasformazione della preparazione dalla palestra in acqua. Credo personalmente di poter raggiungere la condizione ottimale nell’arco di due o tre settimane, il tempo necessario a poter smaltire la preparazione. Anche se ieri ho avuto delle problematiche relative ad uno sfogo allergico, ma sto recuperando».
    Cosa manca alla Snc?
    «La squadra è completa, dal punto di vista tecnico, secondo me, la velocità è una soluzione da conteplare, è il fattore che determina l’efficienza delle manovre. Serve un gioco semplice e pulito, la velocità di esecuzione soprattutto a questi ritmi assume un valore importante.Secondo me un terminale offensivo può aiutare le fasi di finalizzazione ma nel contempo avere un solo riferimento in attacco significa massimizzare l’attenzione avversaria sul giocatore, annullandolo. Avere invece una fase offesiva corale può confondere e mettere in difficoltà».
    Ora l’Ortigia.
    «Dovremmo prestare particolare attenzione all’attaccante Djogas e al centroboa Napolitano. Sicuramente due elementi da controllare».