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    Sanità
    30 Novembre 2011
    Rsa, &quot;Quel bando &egrave; uno schiaffo ai lavoratori&quot;<br />

    CIVITAVECCHIA -«Gli operatori sanitari non possono essere scavalcati nella nuova formulazione del bando». A pensarla così è il consigliere Pdl Annita Cecchi, anche lei dalla parte dei 30 dipendenti della coop Sollievo che gestisce i servizi della struttura all’ex ospedale vecchio: «Siamo davanti a una struttura che possiede tante professionalità al suo interno costituite soprattutto da operatori sanitari che esercitano il loro lavoro con grande impegno, possedendo conoscenze specifiche e metodi riabilitativi settoriali. Quindi, il non prevedere la loro riassunzione all’interno del bando e l’obbligo per il nuovo aggiudicatario di mantenere il personale esistente, sarebbe soltanto uno schiaffo ai lavoratori e al tempo stesso alle tante persone che hanno famigliari in cura presso la struttura sanitaria. L’espunzione della clausola dal bando di gara da parte del direttore generale dell’Asl Squarcione – commenta Cecchi – mi auguro che sia soltanto frutto di dimenticanza, perché altrimenti, qualora così non fosse, saremmo di fronte ad una vicenda oscura su cui tutte le istituzioni, dalla Regione con la presidente Polverini al Comune, dovrebbero intervenire immediatamente per eliminare un torto palese che sta per essere perpetrato sulla pelle dei lavoratori della Rsa Calamatta. Quindi – conclude – chiedo al Direttore Generale dell’Asl di sospendere il bando». Punta il dito contro il bando di gara anche il capogruppo Pd Marco Piendibene: «La Asl RmF si è assunta la responsabilità di tracciare un percorso pericolosissimo cancellando con un colpo di spugna ogni forma di salvaguardia occupazionale predisponendo un bando di gara, per la Rsa Calamatta, che non può trovare sponde né politiche né, tantomeno, sindacali. Se venisse sciaguratamente confermata l’impostazione di quel bando ogni settore dei servizi – prosegue – la città diverrebbe una giungla senza alcuna garanzia per i lavoratori che vedrebbero cancellato il diritto alla riassunzione conquistato dopo anni di aspre battaglie che hanno visto sconfitti anche i recenti riflussi degli ultra liberisti. Auspichiamo una correzione di rotta immediata».