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    Politica
    30 Novembre 2011
    Vespaio di polemiche sulla Marina

    CIVITAVECCHIA – Non è servito il tavolo tecnico interistituzionale sulla Marina a frenare le polemiche sull’opera. Non è bastata la soluzione individuata per smorzare il clima di veleni che è divampato in pochi mesi. Ieri le parole del Governatore del Lazio Renata Polverini, che ha tranquillizzato i civitavecchiesi sulla riapertura del cantiere bloccato a gennaio hanno infatti scatenato ancora un vespaio di polemiche. A frenare gli entusiasmi ci ha pensato ancora una volta il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro. “La riapertura potrebbe arrivare a settembre e non prima – ha chiarito – solo e soltanto dopo la realizzazione del declivio verde per tombare definitivamente i locali abusivi: e questo accadrà quando ci verrà sottoposto il progetto che finora non è ancora arrivato sul tavolo della soprintendenza. Anche se saremo super veloci tra approvazione del progetto e realizzazione dei lavori passeranno almeno una trentina di giorni. Ed è quello che ho sempre sostenuto visto che siamo stati noi ad aver impresso una accelerazione alla vicenda bloccata da mesi per l’inconcludenza del comune e del sindaco”. Il sottosegretario ha anche escluso l’ipotesi che si possa intanto aprire una parte del marciapiede lungo il viale. “Si tratta infatti – ha aggiunto – una scelta delicatissima perché potrebbero nascere problemi sul versante della sicurezza pubblica. Io questa responsabilità non me la prendo di certo e non se la prenderanno neppure i miei uffici”. Il sottosegretario ha chiarito poi di non accettare di passare per “il signor no della Marina”. “Se fosse dipeso da me – ha aggiunto – questo importante lavoro di riqualificazione sarebbe stato realizzato e completato già da un bel pezzo, almeno da sei mesi”. E poi, all’indomani del nubifragio che ha causato l’ennesimo allagamento di viale Garibaldi, il Sottosegretario si chiede se l’opera sia stata realizzata a regola d’arte “al netto dei molti abusi commessi. Mi chiedo se tra qualche anno – ha aggiunto – la passeggiata non rischi di cadere inevitabilmente nel più assoluto degrado per le imperfezioni tecniche che già sono emerse dopo la pioggia della settimana scorsa. Sarebbe un bel problema e un altro scandalo sulla pelle dei civitavecchiesi”. Dura la replica del capogruppo del Pdl in Consiglio Dimitri Vitali che, riferendosi al progetto che il Pincio deve ripresentare sulla Marina, ha riferito di non sapere “che i progetti relativi ad opere pubbliche di un ente finissero sul tavolo di un sottosegretario che è pur sempre un politico. Mi auguro – afferma – che sia una delle solite sbraciate, perché altrimenti saremmo di fronte ad una incredibile invasione di campo da parte di Giro nei confronti di quei dirigenti e funzionari che hanno, per legge, l’esclusività di esaminare progetti e dettagli tecnici. E questo, lo ricordo al Sottosegretario, potrebbe avere riflessi anche penali”. Ricordando a Giro di ricoprire il ruolo di sottosegretario “grazie ad una legge elettorale che permette l’acquisizione di cariche attraverso conoscenze ed amicizie”, Vitali gli ha consigliato di evitare di “proseguire con atteggiamenti che stanno rovinando la reputazione del Pdl nella città e nella maggioranza che vanta – ha concluso – nove consiglieri comunali, tre assessori e svariati delegati”. Anche il consigliere Annita Cecchi, accusata da Giro di “scarso peso politico” è intervenuta per affermare che “se Giro fosse veramente un esponente del Pdl si sarebbe attivato in maniera positiva nei confronti del Comune, dell’Amministrazione Comunale e del Pdl, non arroccandosi invece – ha aggiunto – su motivazioni personalizzate dalla presenza o meno dell’ex assessore Aldo De Marco nella giunta”. “Nelle sue ultime dichiarazioni, il Sottosegretario Giro ha palesato ancora una volta la matrice prettamente politica e quasi personale del suo livore verso il sindaco Moscherini – ha poi aggiunto il consigliere comunale del Gruppo Misto Ivano Bianchini – Giro probabilmente non comprende che i suoi atteggiamenti ostruzionistici ed ostili stanno recando danno in primo luogo alla città e alle sue prerogative di sviluppo, con riflessi politici anche nella maggioranza che sostiene il primo cittadino, costretta a fare i conti con colui che, fino a poco tempo fa, era un suo alleato”. Ad esprimere contrarietà alla soluzione trovata al tavolo tecnico interistituzionale è stato infine il presidente nazionale e capogruppo in Regione Lazio dei Verdi Angelo Bonelli. “È sconcertante sentire la Presidente Polverini vantarsi di avere collaborato con il Ministero dei Beni Culturali e il Comune per non applicare la legge – ha spiegato – il Codice del Paesaggio è chiarissimo: bisogna ordinare la demolizione dei volumi abusivi. Quello della Polverini, per l’Istituzione che rappresenta, è un messaggio inaccettabile, che ha come effetto principale quello di rafforzare nei cittadini la convinzione che non sia una cosa grave violare le leggi a tutela del paesaggio e che, alla fine, una sanatoria arriva sempre”.