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    Sanità
    30 Novembre 2011
    Villa Benedetta, Frascarelli: «In pericolo posti di lavoro e prestazioni sanitarie»

    CIVITAVECCHIA -L’assessore alla Sanità Giancarlo Frascarelli interviene sulla vicenda economica e finanziaria che interessa la clinica gestita dal dottor Crocchianti, alla luce del quadro emerso durante l’ultima conferenza dei Sindaci dell’Asl svoltasi all’aula Pucci. «Durante l’ultima conferenza dei Sindaci delle Asl – spiega Frascarelli – è emerso un quadro inspiegabile riguardo la clinica gestita dal dottor Crocchianti. In qualità di assessore alla Sanità, trovo inaccettabile che l’Agenzia regionale Asp Lazio, deputata ai controlli informatici, non abbia ottemperato ancora alla sentenza del Consiglio di Stato favorevole al dottor Crocchianti. Infatti – prosegue l’Assessore alla Sanità – da quanto emerge, lo stesso dottor Crocchianti è stato impossibilitato ad emettere fatturazioni dal 2007 ad oggi e quindi a ricevere la legittima remunerazione del lavoro eseguito, poiché il tariffario riconosciuto legittimo dal Consiglio di Stato è inaccessibile al sistema informatico dell’Agenzia Regionale. La struttura del dottor Crocchianti è accreditata per eseguire interventi di chirurgia oculistica e, per contratto, deve inviare i file delle prestazioni eseguite all’Asp Lazio che, ricordo, è un’agenzia informatica autonoma. L’Asp Lazio – continua Frascarelli – deve assicurare all’accreditato la possibilità di inviare i file come da contratto. Tuttavia, noto che l’Asp non ha ancora ottemperato ai suoi obblighi, nonostante i solleciti arrivati anche dal Direttore Generale dell’Asl Salvatore Squarcione. Perciò, mi domando per quale motivo la direttrice dell’Asp Lazio, Gabriella Guasticchi, non ha ancora ottemperato alla sentenza del Consiglio di Stato e soprattutto non ha dato ancora assistenza all’accreditato, dottor Crocchianti, e risposte al Direttore Asl Squarcione. Un comportamento intollerabile che mette in serio rischio non solo i posti della clinica oculistica ma anche l’erogazione delle oltre 200 prestazioni sanitarie legittime ai cittadini del comprensorio. Tutto ciò – conclude Frascarelli – è irrazionale, immotivato e inspiegabile. Attendo chiarimenti da chi di dovere».