di MARTINA DE ANGELIS
CIVITAVECCHIA – «Mi auguro che il Consiglio d’Istituto voglia approvare la proposta da noi fortemente appoggiata di mantenere il nome dello storico Istituto, proprio per evitare che dopo 102 anni se ne perda traccia. Il nome Baccelli, quindi, può essere ancora mantenuto». Queste le parole dell’assessore della Provincia di Roma alle Politiche Scolastiche Paola Rita Stella, in merito al dimensionamento dell’istituto ‘‘Guido Baccelli’’ di Civitavecchia. Sembrerebbe quindi che l’intenzione di non cancellare il nome della struttura scolastica ci sia, che l’offerta formativa rimanga la stessa e che i ragazzi non verranno spostati dal civico 16 di via Leopoli. «La Provincia di Roma, da parte sua – aggiunge Stella – continuerà sempre a sostenere tutte le iniziative volte a migliorare l’offerta formativa dell’istituto proprio al fine di vedere di nuovo aumentare il numero di studenti che si affidano alla formazione tecnico professionale». L’assessore in una nota rassicurante, si rivolge alle ultime notizie sull’Istituto, chiarendo che la questione del dimensionamento è stata una decisione imposta da Roma, ma si è trattato tutto sul territorio di Civitavecchia stessa, e purtroppo ci si è dovuti attenere alle varie riforme prese dall’ex Governo Berlusconi e «a riforme nefaste si sono aggiunti provvedimenti disastrosi. Inoltre – prosegue Stella – la normativa attualmente in vigore non ci permette neanche di smembrare istituti che hanno i numeri per mantenere lo status a favore di un’altra scuola seppure storica come il Baccelli». Dalla scuola in questione fanno sapere che è attiva già dal 27 gennaio, una campagna informativa sia per gli studenti che per le loro famiglie, in quanto il diploma non cambierà titolo, i corsi resteranno gli stessi e soprattutto gli studenti rimarranno nelle loro aule di sempre. Proprio nella giornata di martedì, alcuni professori hanno incontrato i genitori delle seconde classi del settore economico per tranquillizzare la continuità della didattica e informare meglio sulla scelta che dovranno fare i loro figli al momento dell’inizio del triennio, ovvero optare tra tre diversi indirizzi.

