di GIAMPIERO BALDI

S. MARINELLA – Anche la Perla del Tirreno si è trovata nella difficile situazione di gestire una tremenda nevicata che nella notte ha ‘‘riversato’’ sulla città una trentina di centimetri di neve. Per una località dove certi eventi accadono ogni trenta anni, diventa difficile riuscire a svolgere una normale attività, dovendo fare i conti con l’impossibilità a far transitare le auto, a rifornire quindi le attività commerciali, a soccorrere i malati. Eppure, nonostante questo fosse la prima vera emergenza per i santamarinellesi, la Protezione Civile e i volontari del Nucleo sommozzatori hanno svolto un lavoro importantissimo. Sin dalle prime ore della sera, alcuni privati hanno messo a disposizione delle ruspe e Bobcat per liberare il manto stradale dalla neve congelata sia sulla statale Aurelia che nelle più lontane arterie cittadine. I volontari hanno spalato da Lungomare Marconi alla Quartaccia eliminando, durante le ore notturne, quasi tutte le strade interne e consentendo, alle prime luci dell’alba, di portare in salvo un dializzato che era bloccato in località Sasso e che è stato trasportato da un mezzo speciale della Pro Pyrgi di Santa Marinella a Ladispoli per poi essere riportato a casa. Insomma, i volontari della Protezione Civile sono stati in servizio non solo in città, ma anche nel comprensorio. Infatti, sin dalla mattina di venerdì nessun intervento è stato necessario in quanto tutte le strade erano libere dalla neve e il traffico è andato via liscio come l’olio.«Indubbiamente grazie al grande lavoro svolto dalla Protezione civile, dal Nucleo sommozzatori e dal Comune – dice il delegato alla viabilità Giampiero Rossanese – sono stati splendidi e devo complimentarmi con loro per quello che hanno dimostrato».