Furti in appartamento: in manette due zingare
Cronaca
24 Febbraio 2012
Furti in appartamento: in manette due zingare

TARQUINIA – Due donne nomadi di origini slave sono state arrestate ieri dai Carabinieri di Tarquinia, guidati dal luogotenente Stefano Girelli, al termine di un’approfondita indagine condotta sul territorio al fine di assicurare alla giustizia gli autori dei furti messi a segno negli ultimi tempi, dai cosiddetti ‘’topi d’appartamento’’. In carcere a Civitavecchia, con l’accusa di riciclaggio, detenzione di arnesi atti allo scasso, guida senza patente e uso di documenti falsi, sono finite una 39enne ed una 31enne. Proprio ieri, dopo aver ricevuto segnalazioni nei giorni precedenti su un furgone di colore bianco, visto aggirarsi nei pressi delle abitazioni residenziali isolate, i carabinieri del luogotenente Girelli hanno intercettato il mezzo sulla provinciale Porto Clementino. Dal controllo sono subito emerse delle anomalie sia sul mezzo che sui documenti in loro possesso. Le due donne, con numerosissimi precedenti penali per reati contro il patrimonio,  erano alla  guida di un furgone con targa croata in compagnia dei tre figli minorenni. Al momento del controllo hanno mostrato un libretto di circolazione rilasciato dalle autorità bosniache, cercando di far credere che Zagabria, a cui si riferiva la targa, fosse una città della Bosnia Erzegovina e non la capitale della Croazia. A seguito di questo macroscopico errore, i carabinieri, procedendo a più accurati accertamenti, hanno così scoperto che il furgone su cui viaggiavano, era stato in realtà rubato a Roma Torpignattara lo scorso mese e le targhe invece, rubate l’anno prima a Torvaianica. Gli investigatori sono risaliti alla verità analizzando bene le targhe e il numero di telaio del mezzo, che da un primo controllo alla banca dati risultavano “pulite”. Le targhe erano state alterate, ribattendo alcuni numeri. Chiaramente anche l’assicurazione del mezzo è risultata contraffatta, mentre per la patente hanno tentato di produrre una fotocopia artefatta con tanto di denuncia di smarrimento dell’originale. Dentro al furgone, ancora da riempire di refurtiva, le due donne nascondevano un vero e proprio kit del piccolo scassinatore, composto da piedi di porco, cesoie, palanchini tenaglie e quant’altro serve per forzare porte e finestre degli appartamenti.   

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