logo
    Sanità
    19 Marzo 2012
    Santa Cecilia, verso lo sciopero della fame

    «A distanza di una settimana dal sit in di protesta dei lavoratori dell’istituto Santa Cecilia per il mancato pagamento dello stipendio di gennaio, febbraio e del 50% della tredicesima, nulla si è mosso, nulla è cambiato degli stipendi nemmeno l’ombra e la situazione dei dipendenti è sempre più drammatica». L’allarme arriva dalla Cgil Fp e dalla Uil Fpl che hanno scritto al prefetto di Roma, al presidente della Regione Renata Polverini, al segretario generale del Lazio Salvatore Ronghi, al direttore della Asl RmF e ai vertici dell’istituto annunciando, oltre al prosieguo dello stato di agitazione, l’inizio di uno sciopero della fame. «Questa – spiegano – sarà solo la prima di una serie di iniziative per mantenere viva l’attenzione su un problema che sta diventando sempre più difficilmente gestibile e tutti, dalla politica cittadina alle istituzioni, dobbiamo fare in modo che l’esasperazione non degeneri». Secondo i sindacati sarebbe un importante segnale di attenzione, ad esempio, se chi gestisce l’istituto anticipasse economicamente quanto basta per il pagamento almeno di uno stipendio «per dare respiro – aggiungono – ai propri dipendenti e consentire loro di aspettare il resto del credito vantato». Solidarietà ai dipendenti della struttura sanitaria locale arriva anche dalla Rete dei cittadini che già da settembre combatte al loro fianco: «Al di là dei rimpalli di responsabilità – ha spiegato Pino Antonucci responsabile sanità della Rete – nessuno è ancora intervenuto sul problema. Da quanto sappiamo il sindaco Moscherini ha già avviato delle verifiche interne agli uffici comunali per accertarsi che il 30% della quota a carico del Comune sia stata erogata. Il restante 70% invece – ha proseguito Antonucci – è di competenza della Asl Roma F». E proprio dalla struttura sanitaria dichiarano che il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti del Santa Cecilia non è assolutamente legato alla mancata erogazione dei fondi di loro competenza: «Tutte le fatture a nostro carico, fino al mese di febbraio,  sono state liquidate. Ora  – hanno spiegato – sono in pagamento presso la centrale pagamenti regionale che deve versare le somme al Santa Cecilia».