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    Sanità
    22 Marzo 2012
    Santa Cecilia, dito puntato contro il Pincio

    CIVITAVECCHIA – Un importo pari a circa 192.936,08 euro.
    Questa la cifra che il comune di Civitavecchia deve all’istituto sanitario Santa Cecilia che ha in cura utenti provenienti dal comune e per cui lo stesso deve provvedere «ad integrare la retta mensile». La notizia arriva direttamente  dal consigliere delegato della struttura Giorgia Carolei.  All’appello mancherebbero gli esercizi finanziari 2010, 2011 e 2012. Ammanco che starebbe determinando i ritardi nei pagamenti degli stipendi dei dipendenti che hanno confermato la loro intenzione di tenere «un presidio permanente presso l’entrata dell’istituto» con relativo «sciopero della fame» a partire da domani. E proprio per tentare di sbloccare la situazione e concedere una boccata d’ossigeno ai dipendenti, il Santa Cecilia «invita e diffida il Comune, entro e non oltre il termine di sette giorni dal ricevimento della presente, all’adozione dei provvedimenti dovuti e agli adempimenti di rispettiva competenza e comunque a provvedere al pagamento di quanto dovuto». E qualora il Comune non ottemperasse ai suoi compiti il consigliere delegato fa sapere che del Santa Cecilia sono pronti a ricorrere all’Autorità Giudiziaria competente. Intanto alcune lavoratrici hanno manifestato la propria preoccupazione, al margine della cerimonia di abbattimento dei sili in Porto, alla Governatrice del Lazio Renata Polverini la quale ha raccolto le istanze dei dipendenti del Santa Cecilia ricordando che occorre prestare massima attenzione alla sanità.