CIVITAVECCHIA – Bocciato il dimensionamento scolastico del governo Berlusconi. A dire no, la Corte Costituzionale che con la sentenza n.147 di qualche giorno fa ha accolto il ricorso presentato da alcune regioni italiane contro il provvedimento dello Stato. Una decisione che potrebbe aprire degli scenari diversi in vista del nuovo anno scolastico. Anche nel Lazio e quindi a Civitavecchia, dove in tanti si erano battuti nei mesi scorsi contro il dimensionamento che avrebbe causato a parere del personale scolastico, molti problemi logistici non solo per docenti e dipendenti della Pubblica istruzione, ma anche per genitori e famiglie. Ora la ‘‘palla’’ passerà alla Regione che potrà decidere di proseguire lungo il percorso tracciato dal Governo Berlusconi, o tornare indietro sui suoi passi e ripristinare la situazione di partenza. «Speriamo ci si metta subito al lavoro – ha detto l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Rita Stella – perché ad oggi a causa del dimensionamento sono molti gli istituti penalizzati». E suggerisce anche di accelerare una volta per tutte i tempi per «il trasferimento dei poteri e delle deleghe alla Regione, soprattutto su un tema, come quello scolastico, molto delicato». Ma da quanto affermato dall’assessore regionale all’Istruzione e Politiche giovanili Gabriella Sentinelli, la Regione sembra non voler tornare indietro: «Eravamo consapevoli che, non procedendo ad approvare il Piano di dimensionamento regionale, ci si sarebbe trovati nella condizione di un numero rilevante di Istituti comprensivi e circoli didattici ai quali non sarebbe stato assegnato né il dirigente didattico né il dirigente amministrativo». Ma il presidente della Commissione Scuola della Provincia di Roma Paolo Bianchini avverte che se non si correrà subito ai ripari «qualsiasi scuola oggetto di dimensionamento sulla base del numero, potrà fare ricorso con sicure possibilità di vittoria». (So.Be.)
Scuola e Università
8 Giugno 2012
Dimensionamento scolastico, tutto da rifare

