Scuola e Università
22 Giugno 2012
Dimensionamento ed edilizia scolastica: maglia nera a Cerveteri

CERVETERI – Questo dimensionamento scolastico non piace affatto. E se a ciò si aggiunge anche il problema legato all’edilizia scolastica che a Cerveteri negli anni è stato trascurato, la situazione diventa insopportabile. Almeno per quei genitori e insegnanti che già oggi soffrono nel dover insegnare ai piccoli ‘‘imprenditori’’ di domani in condizioni veramente precarie. Spesso in assenza anche delle condizioni necessarie a garantirne la sicurezza, come nel caso dell’istituto ‘‘G. Cena’’ dove si sono registrati svariati incidenti proprio all’ingresso della scuola. E sono proprio questi genitori a chiedere a voce alta, al neo sindaco Alessio Pascucci – «che in campagna elettorale ha fatto della scuola il suo cavallo di battaglia – e al vicesindaco e assessore alla Pubblica istruzione Giuseppe Zito, di prendere immediati provvedimenti. «A cominciare  – dicono – dal dimensionamento scolastico voluto dal Governo Berlusconi, che la Corte Costituzionale con la sentenza n. 147 ha dichiarato illegittimo, e approvato dalla Regione Lazio». Una richiesta immediatamente presa in considerazione dall’amministrazione comunale che mercoledì prossimo approverà una delibera di Giunta con la quale presentare «alla Regione Lazio una richiesta ufficiale per ottenere la proroga di un anno scolastico all’attuazione del Piano». Almeno per Cerveteri. A dirlo è proprio l’assessore Zito che, durante un incontro con l’assessore regionale Sentinelli, ha espresso le proprie perplessità sull’attuazione del dimensionamento scolastico. «Questo Piano non ci piace perché penalizza la didattica, aumenta i costi del trasporto scolastico ed è poco compatibile con l’attuale organizzazione delle strutture scolastiche. Chiediamo – ha detto Zito – maggiori tutele sia per gli alunni e le loro famiglie che per i docenti e il personale scolastico». Intanto l’assessore ha anche fatto sapere di aver aperto «un tavolo permanente composto dai Comitati dei genitori e dai presidenti dei consigli di Circolo del ‘‘Giovanni Cena’’ e della ‘‘Salvo D’Acquisto’’, al fine di individuare soluzioni in grado di attenuare quanto più possibile i disagi che provocherebbe l’attuazione del dimensionamento» qualora la richiesta alla Regione venisse respinta. (So.Be.)