di MARIASSUNTA COZZOLINO
Nuove norme sul finanziamento dei partiti e dei movimenti politici: entrerà, infatti, in vigore il prossimo 24 luglio la legge n. 96 del 6 luglio 2012 recante “Norme in materia di riduzione dei contributi pubblici in favore dei partiti e dei movimenti politici, nonché misure per garantire la trasparenza e i controlli dei rendiconti dei medesimi. Delega al Governo per l’adozione di un testo unico delle leggi concernenti il finanziamento dei partiti e dei movimenti politici e per l’armonizzazione del regime relativo alle detrazioni fiscali”. La legge interviene sulla disciplina dei rimborsi elettorali e introduce nuove disposizioni in materia di controllo dei bilanci dei partiti, con l’obiettivo di garantire la trasparenza e la correttezza della gestione contabile. Quali novità? Sinteticamente:
RIDUZIONE DEI RIMBORSI ELETTORALI. Sono ridotte del 50% i contributi a carico dello Stato in favore dei partiti e dei movimenti politici, compresi quelli in corso di liquidazione: saranno le zone colpite da calamità naturali ad usufruire dei conseguenti risparmi di spesa.
COFINANZIAMENTO. Viene modificato il sistema di contribuzione pubblica alla politica mediante l’istituzione di un sistema misto di finanziamento pubblico-privato (c.d. di ‘cofinanziamento’): il 70% del fondo a favore dei partiti continua ad essere erogato a titolo di rimborso per le spese sostenute in occasione delle elezioni, il restante 30% è legato alla capacità di autofinanziamento del partito ed è erogato in maniera proporzionale alle quote associative e ai finanziamenti privati raccolti. Concretamente, i partiti potranno contare su 50 centesimi di fondi pubblici per ogni euro ricevuto a titolo di quote associative ed erogazioni liberali da parte di persone fisiche o enti.
CONTROLLI E SANZIONI. E’ previsto l’obbligo di sottoporre i bilanci dei partiti al giudizio di società di revisione iscritte nell’albo della CONSOB. Il controllo dei bilanci è affidato ad una Commissione di nuova istituzione composta da 5 magistrati designati dai vertici delle massime magistrature (Cassazione, Consiglio di Stato, Corte dei conti). Il sistema di sanzioni previsto non esclude la decurtazione dell’intero importo dei contributi nel caso di mancata presentazione del bilancio.
TRASPARENZA: BILANCI ON LINE. Sul sito internet del partito o del movimento, nonché della Camera, devono essere pubblicati – anche in formato open data – i documenti del bilancio. Sarà necessario, altresì, dichiarare pubblicamente l’importo dei contributi privati se il relativo ammontare supera i 5 mila euro: non potranno più risultare nei bilanci entrate anonime.
STATUTO DEI PARTITI. Per accedere ai contributi, i partiti devono dotarsi di uno statuto – conforme ai principi di democrazia interna – e di un atto costitutivo che trasmettono in copia ai Presidenti delle Camere.
DETRAZIONI FISCALI. La detrazione dall’imposta delle erogazioni liberali ai partiti, ora al 19%, passa al 26% e viene abbassato (a 10.000 euro) il limite massimo dell’importo detraibile. L’innalzamento dell’aliquota al 26% viene estesa anche alle donazioni a favore delle ONLUS.
LIMITI DI SPESA PER LE CAMPAGNE ELETTORALI. Analogamente a quanto avviene per le elezioni politiche e regionali, viene fissato un tetto di spesa delle campagne elettorali anche per le elezioni europee e per le comunali.
DELEGA. Il Governo è delegato ad emanare un testo unico che raccolga tutte le disposizioni in materia di finanziamento della politica.
Per maggiori approfondimenti si rinvia ai seguenti indirizzi per:
1) la lettura del testo ufficiale (http://bit.ly/NfxDiH)
2) un’analisi comparativa con il sistema del finanziamento alla politica in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna (http://bit.ly/Q9g2Wa). Fonte: www.camera.it

