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    Sanità
    3 Ottobre 2012
    Nuovo pronto soccorso e nuova rianimazione al San Paolo

    CIVITAVECCHIA – Ci vorrà una settimana, massimo dieci giorni, per pulire e disinfestare le aree, trasferire definitivamente i reparti e rendere ufficialmente operativi il nuovo pronto soccorso e la nuova rianimazione dell’ospedale San Paolo. Il nuovo blocco, che comprende anche area galenica, farmacia e camera mortuaria, è stato consegnato dalla ditta alla dirigenza della Asl. Un lavoro da oltre 8 milioni di euro, con i locali benedetti dal vescovo Marrucci. Lavori lunghi, diretti dall’ingegner Giovanni Sansonetti e dall’architetto Ugo Gentili, che hanno subito ritardi e blocchi, ma che oggi finalmente vedono la conclusione. Strutture all’avanguardia, con un pronto soccorso dotato di doppia sala triage, locali suddivisi per codici bianchi, verdi e rossi, camere singole per le visite, astanteria, sala d’attesa e servizi per il personale adeguati. Un corridoio che porta direttamente alla terapia intensiva, con otto postazioni che potranno essere raddoppiate, la postazione dedicata alle patologie infettive e l’accesso diretto ai reparti. “Questa Asl sta riprendendo fiato” ha commentato entusiasta il senatore Domenico Gramazio, vicepresidente della commissione sanità al Senato il quale ha sottolineato come oggi l’ospedale, completamente rinnovato, insieme al porto e al tribunale fanno di Civitavecchia punto focale dell’area metropolitana. Secondo il manager della Asl RmF Salvatore Squarcione il taglio del nastro del nuovo padiglione rappresenta una vittoria per la città tutta, «nonostante – ha ricordato – le disattenzione delle istituzioni e alcuni sabotaggi» come i colpi di pistola sparati contro i vetri della rianimazione, e soprattutto la conferma dell’attenzione mostrata dall’attuale dirigenza. «Queste realizzazioni – ha spiegato – candidano realisticamente l’ospedale San Paolo a diventare un polo attrattivo di tutta la sanità del quadrante nord occidentale del Lazio». Soddisfatto anche il sindaco Tidei. «Dobbiamo dare atto – ha spiegato – che questa dirigenza è riuscita a portare a termine un lavoro che sembrava impossibile. Ci sono ancora problemi da risolvere, in primis quello del personale. Ho già scritto alla Polverini, quando era in carica, oggi ho parlato con Gramazio e Cosentino per far inserire nel decreto Balducci la possibilità di coprire almeno in parte il turn over. Intanto convocherò l’assemblea dei Sindaci per denunciare questa situazione».  «La Regione o il Governo – ha spiegato il senatore Gramazio – dovranno trovare una soluzione; anche in città mandare a casa questi precari vorrebbe dire il disastro». È stato poi il vice presidente del consiglio regionale Bruno Astorre a complimetarsi con la dirigenza aziendale. «Questo lavoro va apprezzato – ha sottolineato – da chi deve decidere se far proseguire o meno questa esperienza». Perché il contratto del direttore generale Squarcione scade, come lui stesso ha spiegato, «alle ore 24 del 14 ottobre. Cosa succederà poi? Non sono io a decidere – ha concluso – so solo che quello di oggi è il coronamento di tre anni di lavoro per Civitavecchia».