Economia e Lavoro
11 Aprile 2013
Acanthus guadagna pezzi

CIVITAVECCHIA – In città è in arrivo il progetto Acanthus. Il progetto, nato dalla collaborazione tra Accor, primo operatore mondiale nel settore alberghiero, e la famiglia di G&G Gestione Turismo S.p.a, è il più grande Polo Termale del Paese, che si estende per circa 250 ettari di superficie interessata, con una previsione d’investimento che si aggira intorno ai 120 milioni di euro a carico interamente di privati. Riqualificazione, promozione del territorio e un importante sviluppo occupazionale che contribuirà a rilanciare l’economia del comparto turistico e dell’intera Regione Lazio. Non si tratta solo di ricaduta occupazionale e riqualificazione del territorio: Acanthus si propone anche come un forte polo d’attrazione per gli investimenti provenienti dall’estero. A rendere l’iniziativa appetibile agli investitori esteri è stato, inoltre, il particolare intreccio tra cultura, natura e offerta turistica di pregio. Ed è proprio per queste qualità che il centro termale Acanthus sorgerà in un luogo dagli investitori definito ‘‘unico in Italia’’ e cioè Civitavecchia. Complice è stata la rarità delle acque termali cittadine, con caratteristiche organolettiche rintracciabili altrove solo nelle sorgenti di Tokyo, un luogo che, come spesso dimentichiamo, è ideale e che si affaccia sulla campagna incontaminata della Tolfa e dell’Argentario, servito, inoltre, dal porto e dall’aeroporto a pochi chilometri da Roma. Ulteriore appeal è stato garantito dall’area delle storiche Terme di Traiano e dei Bagni di Ficoncella, siti archeologici considerati di grande pregio inclusi nel complesso termale, riqualificati e rilanciati come principale attrazione socio-culturale della zona.

In ricordo di Giacomo Setaccioli
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