CIVITAVECCHIA – A seguito delle dichiarazioni dell’ingegner Ennio Fano a L’Espresso sulla possibilità, da parte di Enel, di bruciare cdr a Tvn (“Se ci arriverà la richiesta ufficiale, sapremo accoglierla”), la spa elettrica invia una smentita, che sa tanto di conferma: “Enel precisa – si legge in una nota dell’ufficio stampa – che la centrale non puo’, nella configurazione attuale, trattare CDR al posto del carbone. Le dichiarazioni rese al settimanale l’Espresso, descrivono una valutazione tecnica che riporta l’esperienza di Enel nel settore ed è relativa alla realtà dell’impianto che tratta la termovalorizzazione dei rifiuti di tipo CDR in co-combustione con il carbone, nella centrale di Fusina (Venezia). Un’ esperienza fortemente voluta dalle istituzioni regionali, provinciali e comunali della Regione Veneto e di Venezia, nata su proposta dell’Assessore provinciale all’ Ambiente dei Verdi, Ezio Da Villa e condivisa dal Sindaco di Venezia Massimo Cacciari. Progetto questo che ha dato esiti estremamente positivi in termini di raccolta differenziata, con livelli che sfiorano il 50%”. “Per quanto riguarda la centrale di Torrevaldaliga Nord – prosegue la nota – Enel ribadisce che l’impianto non è autorizzato, nè adeguato tecnicamente per utilizzare combustibili diversi dal carbone. Solo nel caso in cui la Regione Lazio, la Provincia di Roma e il Comune di Civitavecchia, dovessero scegliere il sito Enel per bruciare CDR all’interno della centrale, se in accordo con i Ministeri competenti per il rilascio delle necessarie autorizzazioni, Enel conferma la sua disponibilità a valutare questa ipotesi attentamente”. Insomma, come dire: il cdr non si può bruciare, per ora. Ma nulla si esclude per un futuro, anche prossimo: qualora, come ribadisce Enel, Regione, Provincia e Comune dovessero dare il via libera (e la notizia è trapelata proprio da daichiarazioni del Presidente della Regione, Marazzo) la spa, come riferito da Fano, saprebbe “farsi trovare pronta”. Magari con l’autorizzazione per il quarto gruppo che, anziché un co-combustore, diventerebbe di fatto un vero e proprio termovalorizzatore.
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