Scuola e Università
15 Aprile 2013
Insegnanti di inglese, polemica sulla graduatoria

CIVITAVECCHIA – «Mi hanno escluso senza valide giustificazioni, nonostante avessi tutti i titoli richiesti». Il regista civitavecchiese Fabrizio Orsomando punta l’indice contro il Comune, recriminando di essere stato tagliato fuori dal bando P.O.F. 2007 per l’individuazione di un insegnate di inglese da assegnare a sette sezioni per tre plessi delle scuole materne comunali. La vicenda è iniziata lo scorso settembre, quando Orsomando ha appreso di essere stato inserito nella seconda posizione della graduatoria, preceduto dalla vincitrice che, a suo avviso, non avrebbe i requisiti pari a quelli da lui posseduti. «La commissione ha deciso di affidare l’incarico di insegnante del laboratorio d’inglese nelle scuole comunali dell’infanzia ad una dottoressa assegnandole 85 punti – ha riferito Orsomando – inserendomi in seconda posizione con 5 punti di scarto». Parte da qui la spinosa vicenda, trascinata addirittura davanti al Tar. Fabrizio Orsomando decide di chiedere l’accesso alla documentazione esaminata dalla commissione giudicatrice e ai verbali relativi all’avviso pubblico «Stranamente – ha aggiunto Orsomando – all’altra concorrente è stato attribuito il mio stesso punteggio per 3 dei criteri stabiliti dal bando: stesso punteggio per esperienza lavorativa, titoli di studio e offerta economica». La situazione si complica quando Orsomando visiona il curriculum della dottoressa vincitrice del bando «Lei possiede due lauree in ambito pedagogico di cui non ha specificato il punteggio – ha dichiarato il professionista – ma nel curriculum non compare mai alcun cenno alla lingua inglese. Dal curriculum – continua – non è possibile dedurre che lei abbia studiato inglese o francese alle superiori o all’Università, mentre io ho due lauree con lode, una in lingue e letteratura inglese, un’altra in pedagogia e una specializzazione di due anni all’Università di San Marino in didattica della lingua inglese». Si chiede quindi com’è possibile che ai due candidati sia stato attribuito lo stesso punteggio, sindacando anche sulla questione delle esperienze lavorative «La dottoressa è incaricata nella scuola d’infanzia dal 2000 – afferma -io invece ho insegnato per 18 anni ad almeno 200 bambini». Contestazioni anche sull’aspetto economico «Il budget lordo imposto dal bando era di 7.500 euro lordi per l’intero anno scolastico – La dottoressa non ha indicato la cifra totale richiesta per il progetto e le ore sono state aggiunte a penna». Una vicenda che di certo non lascia presagire nulla di buono, alla quale ha fatto seguito un ricorso al Tar «I giudici – ha commentato Orsomando – non hanno accolto la sospensiva per evitare di bloccare i corsi, io però voglio andare fino in fondo». Contesta quindi i contenuti del progetto della dottoressa «Al momento non è dato comprendere le motivazioni di tale decisione». L’assessore alla Pubblica Istruzione Attilio Bassetti si mostra impacciato e preferisce evitare l’argomento. Pochi i commenti anche da parte del dirigente dell’ufficio Roberto Madonna: «Non mi sembra che la commissione abbia lavorato male, neppure il Tar ha accolto la sospensiva».