BRACCIANO – “Per salvare il lago di Bracciano va sospeso immediatamente il prelievo delle acque da parte di Acea e bloccata l’espansione urbanistica fino a quando non verrà ristabilito l’equilibrio idrico del bacino”. Lo dichiara in una nota il capogruppo del Prc alla Regione Lazio, Ivano Peduzzi, che sull’argomento ha presentato un’interrogazione urgente alla Pisana. “Negli ultimi due mesi – spiega l’esponente di Rifondazione – il livello del lago si è abbassato di ulteriori 28 centimetri, rendendo la condizione di carenza idrica sempre più allarmante. Quello di Bracciano è un lago sorgivo, cioè senza immissari, soggetto dagli anni ’90 a forti prelievi da parte di Acea per via della potabilità delle sue acque che poi arrivano a Roma, a Città del Vaticano e ai comuni del litorale. Inoltre, nonostante i divieti, continua da parte della popolazione locale il prelievo di acqua con pozzi abusivi e pompe ad immersione. Se si va avanti così – dice Peduzzi – il lago muore. Per questo, chiediamo alla Regione di attivare subito tutti gli strumenti necessari per ristabilire i livelli naturali e di istituire un tavolo tecnico permanente che verifichi gli obiettivi di ripristino”. “L’equilibrio idrico del lago – continua Gaetano Alibrandi, responsabile ambiente del gruppo Prc alla Regione – è stato compromesso anche da uno sviluppo urbanistico folle che non ha tenuto conto dell’incremento dei consumi idrici e della necessità di far tornare al lago le acque pulite. Tuttora, sono all’esame della Regione le varianti ai piani regolatori dei comuni lacuali che prevedono nuove cementificazioni senza studi e garanzie per il bilancio idrico. E poi c’è il problema della convenzione con Acea, stipulata quando la società era pubblica. Ora che è privata è necessario rivedere i termini dell’accordo. Visto che Acea non paga l’acqua captata – conclude Alibrandi – almeno finanzi il ripristino dell’equilibrio idrico del lago di Bracciano”.
Cronaca
15 Aprile 2013
Lago di Bracciano, Prc: “Sospendere i prelievi di Acea” <br /><br />

