CIVITAVECCHIA – «Enel e Tirreno Power rispettino il territorio nel quale operano e diano ai lavoratori continuità di occupazione». Ad affermarlo, in una nota stampa, è Elsa Bertero, segretaria della Fiom – Cgil di Civitavecchia, che, in vista della chiusura del cantiere per la riconversione a carbone di Torrevaldaliga Nord, lancia un appello a Enel e Tirreno Power. «Alle imprese – prosegue la Bertero – che dovranno investire in infrastrutture e formazione, all’Amministrazione Comunale che dovrà essere garante dello sviluppo del territorio e alle Istituzioni preposte (Regione e Provincia di Roma, ndr) affinché realizzazino a Civitavecchia il polo metalmeccanico dell’alto Lazio, che continua ad essere nei nostri progetti e nei nostri pensieri».
«All’interno della centrale di Torrevaldaliga Nord – spiega la Bertero – sta lentamente iniziando la riduzione di personale. In particolare, data la specificità del lavoro, le imprese metalmeccaniche essendo le più numerose saranno quelle che maggiormente risentiranno insieme ai loro dipendenti, della fine delle commesse. La preoccupazione della Fiom-Cgil vuole tradursi in verifiche ed azioni atte a garantire, sia i livelli occupazionali che il sostegno al tessuto imprenditoriale locale».
«In questi anni infatti – aggiunge la segretaria locale della Fiom – abbiamo visto i lavoratori impegnati ad accrescere la loro professionalità anche se non adeguatamente sostenuti dalle istituzioni preposte; le imprese (purtroppo sono ancora poche) qualificarsi, distinguersi e tentare di affrancarsi dalla dipendenza di un solo committente. Si invitano quindi i grandi committenti a non continuare a considerare le professionalità dei lavoratori e l’imprenditoria locale come qualità di seconda scelta, poiché in molti concreti casi, non lo sono. In questo scenario s’inserisce a tutto titolo la vicenda delle manutenzioni attuali e future. Vero è – conclude la Bertero – che nonostante l’impegno da tempo annunciato dall’Amministrazione comunale di Civitavecchia, ancora non esiste una convenzione con la centrale elettrica, turbo gas di Tirreno Power. Convenzione che magari preveda tra l’altro, a pari prestazioni e capacità la valorizzazione, il sostegno, lo sviluppo, il futuro di questa porzione d’Italia. Altrettanto vero è che sia le istituzioni che le committenze non possono non considerare nella sua importanza, complessità e globalità l’esistenza di una realtà che ha dignità e diritto».
Economia e Lavoro
15 Aprile 2013
«Enel e Tirreno Power rispettino il territorio»

