di ROMINA MOSCONI
‘‘Anno bisesto anno funesto’’ recita il famoso proverbio che però si addice molto bene alla situazione che sta vivendo il settore scuola a Civitavecchia, che ha cominciato il 2008 fra tante polemiche e lamentele da parte delle famiglie, nonché degli insegnanti. Se per la scuola dell’infanzia la protesta riguarda la chiusura delle scuole a causa delle assemblee sindacali, non regna però la pace nemmeno nelle scuole elementari cittadine, dove i genitori scendono in piazza per chiedere a gran voce il tempo pieno in più scuole e un nuovo modo di gestire la mensa e il pagamento di questo servizio. «In una città di oltre 60 mila abitanti come la nostra, piena di famiglie con entrambi i coniugi che lavorano per tirare avanti la baracca, ci spiegate come è possibile che in sole due sezioni di scuole cittadine c’è il tempo pieno? – spiegano tantissimi genitori civitavecchiesi – visto che la scuola di via XVI settembre si chiuderà per lavori per l’anno scolastico 2008/2009 restano solo il plesso del Faro e della Rodari che ci offrono il servizio di tempo pieno. In questo modo siamo costretti ad azzuffarci per riuscire a inserire i nostri figli in queste sezioni. È mai possibile che in uno Stato dove sempre di più sono le scuole dove i bambini escono alle 16, solo nella nostra città invece di andare avanti si va indietro creando una lotta fra le famiglie?» I genitori fanno poi presente che «Mentre prima si poteva scegliere di mandare i figli nelle scuole paritarie cittadine che offrivano questo servizio da quest’anno c’è solo la scuola Santa Sofia che lo fa. Insomma solo una sessantina di bambini potranno entrare nel tempo pieno – spiegano ancora i genitori – e tutti gli altri? Noi che lavoriamo come dobbiamo fare?». L’altra protesta riguarda poi il pagamento del servizio mensa: «Per colpa di chi negli anni scorsi era moroso e dei pochi controlli effettuati da parte degli addetti del Comune – scrivono i rappresentanti dei vari alunni delle scuole cittadine – quest’anno ci troviamo noi a pagarne le conseguenze pagando anticipatamente il servizio senza ottenere rimborsi in caso di assenze. Siamo davvero stanchi di questi disagi, chiediamo pertanto all’amministrazione comunale di intervenire facendoci pagare volta per volta magari con la tessera elettronica come avviene nel resto d’Italia». Intanto l’assessore Bassetti sottolinea in primis la sua vicinanza alle famiglie promettendo di far presente questo problema all’incontro che avrà martedì con i dirigenti scolastici di Civitavecchia e anticipa anche che «Per ciò che riguarda la mensa da settembre cambieranno molte cose che accontenteranno tutti».
Scuola e Università
15 Aprile 2013
Poche le classi a tempo pieno, protestano i genitori


