Lettere
15 Aprile 2013
"Grazie ai medici che hanno salvato mia figlia"
Ritengo doveroso ringraziare tutti quegli amici e quelle persone che durante la degenza di mia figlia in ospedale per un fatto traumatico mi sono stati vicini e mi hanno dato conforto e aiuto nel superare attimi di vero spavento.
Ritengo, altresì, doveroso ringraziare lo Stato e le strutture in cui si articola (Regione – Ospedale di Firenze, gli uomini che vi lavorano, medici, paramedici ecc) per la disponibilità e la professionalità dimostrata. Ringrazio in modo particolare, quanti lavorano nella struttura ospedaliera del “Careggi”, i quali hanno prestato la loro opera con grande abnegazione allo scopo di salvare mia figlia, cooperando tra loro in perfetta sinergia e con la capacità di eseguire il proprio lavoro in modo esemplare.
A seguito di quanto accaduto il sottoscritto ritiene che il proprio modo di vivere sia cambiato; ciascuno deve riflettere, perché della sua vita e di quello che fa deve rendere conto prima alla sua famiglia e poi alla stessa comunità con la quale convive e lavora, nonché a Dio che, essendo l’ultima speranza a cui l’uomo si aggrappa, nei momenti di bisogno, rimane l’esempio da seguire per dare una impostazione della vita.
Amm. Luciano Mocci

