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    Agenda
    15 Aprile 2013
    Successo annunciato e confermato per la Melato dei ricordi al Traiano

    Di ROMINA MOSCONI

    “Il teatro è la mia casa; è il luogo della magia ed è ormai l’unico posto dove poter essere ciò che si vuole’’. E’ così che inizia lo show di Mariangela Melato, alla quale il pubblico delle grandi occasioni ha tributato al Traiano il giusto successo alle due rappresentazioni di “Sola me ne vo” sotto la regia di Giampiero Solari. Lo spettacolo di grande intensità, andato in scena sul massimo palco cittadino l’11 e il 12 marzo, ha visto la Melato impegnata in un monologo no stop di circa 2 ore attraverso il quale si è racconta al suo pubblico che ha dimostrato con grandi e numerosi scrosci d’applausi di apprezzarla e amarla anche in questa nuova veste. Attraverso il suo racconto fatto di parole, di canzoni e di balli la Melato ha mostrato, non senza una vena malinconica, uno spaccato della sua vita dimostrando di non saper solo recitare ma anche ballare e cantare. La Milano degli anni ‘60, i genitori, la solitudine e la diversità voluta, tanti aneddoti fra un numero e l’altro, fra ‘‘Creola’’ e il ‘‘Meckie Messer’’ di Brecht e Weill. Il tutto su un palco ornato solo di luci e tre grandi specchi sul quale sono stati proiettate scene dei suoi lavori e altre immagini. Accanto alla Melato una grande poltrona delle confessioni e dei ricordi, dalla quale si è snodato il racconto della sua biografia dall’epoca in cui era solo una ragazza che ‘’voleva essere diversa da tutti e che amava la solitudine’’ fino a che ha incontrato il teatro debuttando con Dario Fo e Franca Rame. La storia si articola veloce e leggera con molti riferimenti al femminile, alla condizione di single o meglio per dirlo come lei di ‘‘zitella eccentrica’’, per poi passare alla narrazione di alcuni momenti della sua lunga e brillante carriera. Nel suo monologo la Melata elogia la solitudine, “Chi sarebbe diventato Leopardi se non passava tutto quel tempo da solo a riflettere su quell’ermo colle? Sempre un pessimista ma mai un poeta così grande. La solitudine io la cerco, la amo e la coccolo”. Insomma una prova di teatro vero che ha fatto scaturire gli applausi del pubblico.