TARQUINIA – È stata soltanto una ‘‘Conferenza dei servizi istruttoria’’, non quindi ‘‘decisoria’’, quella che si è svolta ieri mattina presso il ministero delle Attività produttive in merito alla riconversione di Torre Valdaliga nord. La conferenza, convocata dallo stesso dicastero, si è tenuta alla presenza delle amministrazioni competenti e ad essa è seguita poi un’audizione di alcuni esponenti del movimento no-coke dell’alto Lazio. Il ministero dello Sviluppo economico ha chiarito che «dopo aver raccolto i diversi pareri si è riservato di decidere l’eventuale riesame per l’aggiornamento delle condizioni di esercizio riguardante l’autorizzazione integrata ambientale (Aia) della Centrale Enel di Civitavecchia». Spetterà dunque ora al Ministero dello sviluppo economico decidere se procedere all’aggiornamento di alcuni aspetti dell’autorizzazione ambientale all’esercizio della centrale, ovvero confermare la completezza degli atti rilasciati e dare quindi mandato alla Arpa Lazio di definire con l’Enel le modalità di misurazione delle emissioni. Secondo fonti vicine al dossier, non esiste possibilità giuridica di annullamento delle autorizzazioni già rilasciate. Al massimo ci potranno essere alcune prescrizioni aggiuntive. Una decisione è attesa solo dopo Pasqua. I rappresentanti del movimento no-coke alto Lazio ieri hanno comunque manifestato davanti al ministero delle Attività produttive e dello sviluppo economico. Una cinquantina di persone indossavano delle pettorine con la scritta ‘‘No al carbone, si alle energie rinnovabili’’. Stesso slogan ‘‘No al carbone’’ quello sventolato sulle bandiere bianche affisse ai muri del ministero e ancora ‘‘Roma svegliati, difenditi dal carbone’’ si leggeva su uno striscione sistemato di fronte all’edificio. Secondo gli esponenti del movimento no-coke «determinante per la riapertura è stato il documento di Arpa Lazio di metà novembre che ha formalizzato le lacune e le carenze della centrale in costruzione, già denunciate dai cittadini». Alla conferenza dei servizi hanno preso parte anche Mauro Mocci e Giovanni Ghirga, rappresentanti del comitato dei medici che da anni si battono in difesa della salute dei cittadini nell’alto Lazio. «Fontana e i suoi scambiano le loro illusioni per realtà: il ministero, a quanto abbiamo appreso, non ha deciso alcuna riapertura della conferenza dei servizi. Ha solo preso atto della documentazione portata e si è riservato di decidere dopo Pasqua», hanno replicato i lavoratori del cantiere di Torre Valadaliga Nord. Proprio gli operai in risposta ai no coke si sono detti pronti, per voce di Adalberto Benedetti, a manifestare «contro il tentativo di rimettere in discussione la centrale di Civitavecchia».
Economia e Lavoro
15 Aprile 2013
Tvn, Conferenza dei Servizi istruttoria

