Cronaca
15 Aprile 2013
Vandali in azione alla sede dell’Agraria

TARQUINIA    di ROMINA MOSCONI

TARQUINIA – Imbrattata la sede dell’Università Agraria di Tarquinia con frasi ingiuriose contro il presidente Antonelli, in merito alla riconversione a carbone della centrale Enel di Torrevaldaliga Nord, a Civitavecchia.
D’altronde l’accordo firmato proprio l’altro giorno in Regione non ha lasciato contenti molti cittadini di Tarquinia, dividendo ancora di più, se possibile, l’opinione pubblica su questo delicato tema.
«Siamo alle tecniche da terrorismo degli anni di piombo – ha commentato in modo amaro il presidente Antonelli – si tratta di un atto grave: minacce velate, una sorta di avvertimento che la dice lunga sul clima che i soliti anonimi irresponsabili vogliono creare in città. Il carbone ha già inquinato, avvelenato la nostra Tarquinia, dividendola su una questione così delicata, facendo sicuramente il gioco di altri e rendendo tutti più deboli. Noi non aderiremo a questa logica che mette contro guelfi e ghibellini, e continueremo sulle linee strategiche che abbiamo condiviso nel nostro consiglio e con le altre amministrazioni pubbliche che con senso di responsabilità stanno portando avanti il loro cammino».
E la maggioranza dell’Ente agrario tarquiniese va oltre, lanciando accuse nei confronti di quella che definiscono ‘‘la strumentalizzazione del centro destra’’. «Non si può nascondere come tutto questo sia infatti figlio della irresponsabilità politica e dell’ipocrita doppio gioco messo in atto dal centrodestra – hanno spiegato – che per spostare l’attenzione dalle proprie responsabilità passate e presenti, nonché dalle castronerie lanciate da qualche sua impreparata ed improvvisata parlamentare, vuole far ricadere la responsabilità della realizzazione della centrale a carbone su Tarquinia e sulle sue amministrazioni. Un falso storico che la popolazione comincia a capire». I vertici dell’Agraria, dopo aver sottolineato che non hanno nulla da dimostrare, concludono la loro nota con un ultimo j’accuse. «Quando altri riposavano e badavano agli interessi propri – hanno aggiunto – noi eravamo già in campo: gli unici atti concreti sono quelli fatti dal nostro Ente. Come sempre saremo dalla parte dei cittadini, di quelli veramente liberi che vogliono il bene della città e non si prestano a giochi di parte».

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