Cronaca
22 Aprile 2013
Acqua non potabile: stavolta ci sono i colibatteri <br />

Nuovo divieto d’uso dell’acqua potabile in un’ampia zona della città. Il sindaco Saladini, infatti, a seguito del superamento dei parametri dei colibatteri presso l’uscita dell’impianto di Canale Monterano, acquedotto del nuovo Mignone, rilevato dalla Asl Rm/F, ha emesso una nuova ordinanza.
Con effetto immediato è vietato l’uso potabile dell’acqua nelle zone di San Liborio, Via Terme di Traiano e traverse fino all’intersezione con Via Cardarelli, via Guastatori del Genio e traverse fino all’intersezione con Via Fratelli Rosselli, Via Boccelle e traverse fino all’intersezione con via D’Avenia.
Ma i disagi non finiscono qui. Nella giornata di lunedì, infatti, a causa di lavori del Siit, si produrrà una riduzione di portata alle utenze alimentate dall’impianto filtri di Aurelia e cioè Borgata Aurelia-Agricasa, carcere di Aurelia, zona Ente Maremma-Pantano-Sant’Agostino, La Scaglia.
Dunque, a distanza di meno di un mese, la zona a monte della città e il quartiere di Boccelle tornano senz’acqua potabile.
E contro la nuova ordinanza di non potabilità insorge il presidente del consorzio del Nuovo Mignone, Renato Solinas. Secondo il presidente infatti è impossibile che il prelievo, effettuato direttamente all’impianto durante le operazioni di clorazione, abbia rilevato la presenza di colibatteri che è incompatibile con quella del cloro a 0,20. Solinas, che lunedì si riunirà in assemblea con i soci, ha già annunciato di voler far ricorso alla Procura della Repubblica per far luce su questa vicenda.