BRACCIANO – “In occasione della visita del Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, sul lago di Bracciano, i consiglieri di opposizione  hanno consegnato una lettera aperta al governatore, segnalando la delicata situazione dell’ospedale “Padre Pio”. Una iniziativa molto significativa da parte del centrodestra che ha chiesto l’interessamento della Pisana per sciogliere i nodi che da decenni attanagliano il nosocomio del lago. “Visto lo stato di particolare degrado in cui versa da anni l’ospedale Padre Pio– ha detto l’ex sindaco Patrizia Riccioni – sia a livello strutturale che a livello organizzativo e di risorse di personale, situazione che crea un forte disagio a tutti i cittadini di Bracciano e del comprensorio, negando di fatto una assistenza sanitaria certa e sicura, con la lettera abbiamo denunciato un ulteriore, incredibile episodio relativo al mancato ricovero delle partorienti trasferite a Civitavecchia per mancanza di personale ostetrico, con possibili gravi rischi alla gestante ed al nascituro. Se in precedenza abbiamo dovuto affrontare la problematica dei bambini che, appena nati, venivano trasferiti per mancanza di pediatri, ora dobbiamo assistere al trasferimento delle partorienti per mancanza di ostetriche. Questo episodio va ad aggiungersi ad una serie di disfunzione lamentate quotidianamente sia dai cittadini che dagli operatori sanitari. L’ospedale Padre Pio è il punto di riferimento di un comprensorio di circa 100mila abitanti in costante crescita demografica, con un flusso di presenze turistiche nel periodo estivo che ne raddoppia il bacino d’utenza e non può rischiare di essere chiuso per false strategie di economicità e di risparmio sulla spesa pubblica”. “Chiediamo, pertanto un impegno concreto della Regione Lazio perché il problema dell’ospedale di Bracciano sia definitivamente affrontato e risolto”, concludono gli esponenti della Cdl, “destinandogli adeguate risorse economiche e di personale a garanzia della salute di tutti i cittadini”. La lettera, oltre che da Patrizia Riccioni, è stata firmata dai consiglieri Anna Grazia Bernardini, Luigi Chirico, Marcello Pezzullo, Armando Tondinelli ed Enrico Vecchiotti.