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    Sport
    22 Aprile 2013
    Cestistica distratta, l’Alfa Omega la punisce

    di ANTONIO DI CICCO

    La Mercurio Cestistica chiude la regular-season del campionato di C2 di basket con una sconfitta indolore contro l’Alfa Omega Ostia 67-78 dopo un supplementare (21/12; 25/23, 39/36; 61/61 i tempi regolamentari). A conoscenza della vittoria del Fondi sul Ponza, i rossoneri scendono in campo sapendo di non poter migliorare la 4^ posizione e questo non ha certamente contribuito ad aumentare la voglia sul parquet. Eppure nel primo quarto, con lo starting-five titolare le cose si erano messe bene. Dopo un avvio in sordina, la Cestistica è trascinata da Lupo a quello che sarà il massimo vantaggio 21-12. Alla ripresa coach Carradore mischia le carte dispensando minutaggio a tutti i giocatori. Il gioco ne risente e, nonostante gli ospiti non facciano nulla di trascendentale, un avvilente parziale rossonero (solo 4 punti all’attivo) porta le squadre sul 25-23 all’intervallo lungo. Nel terzo intertempo la Cestistica riesce a difendere il minimo vantaggio chiudendo 39-36. Poi nella quarta frazione succede di tutto: parte forte l’Alfa Omega con 3 bombe dall’arco consecutive. I rossoneri reagiscono e sembrano sigillare la contesa con capitan Polozzi che a 1’26’’ dalla fine infila la tripla del 61-57. Gli ospiti non si arrendono e agguantano il pareggio con il tabellone che segna 25’’. La gestione dell’ultima azione della Cestistica è da dimenticare e così arriva l’overtime. Lì la maggior convinzione dei lidensi esce fuori e la partita finisce 68-78. «Sono deluso – dice Tiziano Carradore – perchè era una gara che potevamo vincere. Abbiamo giocato sotto ritmo e con poca grinta. Ora ci sono due settimane per affilare le armi in vista dei play-off, dovremo lavorare sodo. Il primo avversario sarà lo Sport Management Latina, team giovane e valido atleticamente, dovremo recuperare fiducia e convinzione per passare il turno». Lo score: Cutigni, Baroncini 6, Fiorentini 8, Polozzi 14, Rinaldi 3, Lupo 25, Taraddei 12, Campogiani, D’Alessandro e Crisostomi.