Sport
22 Aprile 2013
De Fazi bacchetta Gatti: ''Politica sportiva senza basi''

«Una politica sportiva senza solide basi, improntata sui vedremo e senza la volontà di aprire un confronto con le società non credo possa giovare alla nostra città». Spettatore (non proprio passivo, visti i ripetuti interventi e le continue smentite) della conferenza stampa durante la quale l’assessore allo sport Alessio Gatti ha tracciato un quadro dell’impiantistica sportiva che ha lasciato interdetti, il presidente dell’Ada (l’Associazione delle Associazioni, ovvero il consorzio che gestisce il palasport) Elso De Fazi è stato chiamato in causa nuovamente per esprimere la propria opinione al riguardo.

Che idea si è fatto, anche da ex amministratore, di quelle che sembrano essere le linee guida che orienteranno l’opera dell’amministrazione comunale?
«Gatti ha fatto chiaramente intendere di avere dei progetti, ma non di avere la certezza di poterli attuare perché non ha idea del budget a disposizione. Una contraddizione? Sì.. ma non certo l’unica».
Che ne pensa delle società in house per la gestione degli impianti primari, tra i quali c’è pure il palasport?
«L’assessorato è una conquista importante per il mondo dello sport, creare nuovi ‘‘carrozzoni’’ politici sarebbe un grosso passo indietro e poi come si fa a definire il palasport un impianto di fascia A quando alla fine è una palestra scolastica. Gatti del resto definisce anche il Fattori primario, ma poi dice che è solo motivo di inutile spreco di fondi pubblici…”
Cosa risponde alle accuse sul Palasport e come giustifica la vostra morosità?
«Negli anni si sono accumulati dei debiti, ma da quando io sono presidente, ovvero dal 31 marzo del 2005 ho proposto al comune delle soluzioni di rientro. Durante il commissariamento alle nostre missive non ci sono state risposte ed ora speriamo di poter mettere a posto le cose: noi proporremo di spalmare i debiti fino al 2012, anno in cui scade la convenzione. La nostra buona volontà è palese e pure il fatto che tre società, fatto assai raro nel panorama sportivo locale, è un fattore positivo. Poi del resto è facile criticare chi è impegnato nel sociale, chi lavora per i giovani. Perché non si prende in esame la nostra proposta? Perché non si vuole aprire con un tavolo di confronto con le società?
Gatti dice anche che il calcio a 5 avrebbe bisogno di un impianto ad hoc, ma come per il nuovo stadio di calcio non ha idea di dove (e come) realizzarlo.
“Per lo sviluppo del settore giovanile e la crescita del calcio a 5 ci sarebbe effettivamente bisogno di una nuova struttura. Sempre durante la conferenza stampa alla Cutuli l’assessore ha parlato che attraverso la legge 15 pioveranno fondi per la riqualificazione del Saraudi e del campo polivalente attiguo, che potrebbe essere l’ideale per le nostre esigenze”.