CIVITAVECCHIA – Sul secondo incidente di Tvn in cui, solo per casualità non ci sono state nuove vittime, il mondo sindacale inizialmente si è chiuso a riccio. Poche informazioni sono arrivate dalle parti sociali, mentre una fetta consistente di lavoratori del cantiere Enel di Torre Nord, ha confermato che nella giornata di giovedì, alle 16.30 per l’esattezza, un altro tubo innocenti lungo un metro e da un pollice di diametro è caduto dal cantiere presso il quarto gruppo, con i lavoratori presenti che sarebbero stati immediatamente mandati a casa. Inizialmente l’azienda ha negato l’accaduto, così pure i sindacati chiamati in causa in quanto rappresentanti della categoria dei lavoratori nelle trattative con la S.p.a. Ieri, poi, le prime ammissioni che non possono non destare sconcerto: com’è possibile che i delegati dai lavoratori producano versioni che meglio si accostano a quelle dell’Enel? Ieri altri sindacalisti, dopo che la notizia era stata resa pubblica, hanno raccontato dettagliatamente i retroscena dell’ incidente, confermando che il tubo è realmente caduto da una non meglio specificata altezza durante i lavori di pulizia e messa in sicurezza del quarto gruppo Tvn e a seguito dell’incidente i lavoratori sono stati allontanati dal cantiere. Lo ha confermato Arturo Ranucci (Uil), pur minimizzando l’evento: «Non parliamo di tragedia sfiorata a sproposito – ha dichiarato – anche perché sono 8 mesi che informiamo sui pericoli rimanendo inascoltati». Sulla stessa scia anche Elsa Bertero(Cgil): «Non sono chiare le modalità del fatto – ha riferito – certo è che non lasceremo passare nulla, terremo alta la guardia». Dello stesso avviso Renzo Trotti (Cisl) che però appare più cauto: «Non è un fatto eccessivamente grave, evitiamo le strumentalizzazioni – ha affermato – in quel momento non c’erano molti operai». A sparare a zero però ci ha pensato il presidente del consiglio comunale Franco Cappellani: «Se risponde a verità, è un fatto gravissimo – avverte – invito i lavoratori ad uscire allo scoperto e a denunciare le condizioni di rischio in cui operano e gli episodi che effettivamente accadono nel cantiere».