Sport
22 Aprile 2013
La Snc dice ''bye bye'' a Wright

di CIRO IMPERATO

«La salvezza? Non mi basta, possiamo arrivare tra le prime otto». Si era presentato così Adam Wright a largo Galli l’8 novembre scorso. In occasione del suo primo allenamento lo ‘‘yankee rossoceleste’’ era apparso spavaldo e motivato e pur masticano poco italiano, era stato chiaro.
Il suo esordio, tre giorni dopo, nella vasca del Nervi era stato positivo, al di là della sconfitta, e pur non essendo un mancino, aveva dato l’impressione di poter far comodo in posizione uno, palesando intelligenza tattica ed ottime dote natatorie. Giustamente gli era stato concesso un periodo di rodaggio per inserirsi negli schemi e prendere confidenza con la squadra, ma le sue prestazioni sono peggiorate di partita in partita, ma il rodaggio è finito per essere permanente. Solo a Padova Wright è salito veramente alla ribalta, sbagliando ad una manciata di secondi dalla fine un rigore che poteva valere un pari prezioso prima che la situazione degenerasse e la Snc precipitasse nel baratro. Mercoledì scorso a Catania, dove tornava da ex (protagonista lo scorso anno della salvezza degli etnei con 29 gol, 3 dei quali pesantissimi nei play out), ha finito per giocare la sua ultima partita con la calottina rossoceleste. Una prestazione incolore, da giocatore ormai rassegnato alla retrocessione, che ha portato il coach a scaricarlo già in occasione della successiva trasferta di Camogli. La società non ha esitato a prendere la palla al balzo e martedì sera ha messo lo statunitense fuori rosa, aprendo di fatto le porte ad un ‘‘taglio’’ ovattato (in pratica una risoluzione consensuale del contratto). Per il momento si allenerà con i suoi prossimi ex compagni e magari farà da monito per gli altri, perché a quanto pare ci sarebbero altri giocatori sul filo del rasoio: coltello tra i denti o si torna a casa e questo vale anche per chi lo è già, come nel caso dei civitavecchiesi.