Cronaca
22 Aprile 2013
&laquo;Captavamo acqua da una fogna a cielo aperto&raquo; <br /><br />

RENATO

di GIANTELEMACO PERTICARA’

«Abbiamo sempre cercato di fare del nostro meglio per rendere acqua potabile. Ora abbiamo scoperto che in realtà abbiamo fatto depurazione». Il presidente del Consorzio Nuovo Mignone, Renato Solinas si dice «sconcertato» per l’esito dei controlli operati dal Roan della Guardia di Finanza e dall’Arpa che hanno portato alla luce il versamento di liquami nel fiume da parte del depuratore di Vejano gestito da Acea.
«A quanto sembra – prosegue Solinas – abbiamo pescato acqua da una fogna a cielo aperto. Francamente non riesco a capire con quale leggerezza si possa, non so quanto colpevolmente, lo stabiliranno gli organi competenti, scaricare liquami in una fonte che era destinata all’uso potabile».
La scoperta del Roan e dell’Arpa necessariamente si lega alla qualità dell’acqua per la quale vige ancora un’ordinanza di non potabilità. «Le nuove analisi compiute qualche giorno fa – continua Solinas – hanno ancora dato esito sfavorevole, essendo i paramentri dei trialometani, seppur di poco, superiori al limite. E’ evidente che, essendo i trialometani un sottoprodotto del cloro che si sviluppa per reazione alla presenza di batteri, più l’acqua è inquinata, più si alza il valore. Anche se i prelievi quotidiani effettuati al partitore danno esito conforme». Domani comunque tornerà a riunirsi la conferenza dei servizi al Pincio. «Proporrò al Commissario – conclude Solinas – di effettuare un bypass prima del partitore tra Oriolo e Mignone. Mischiando l’acqua sicuramente si riusciranno ad avere buoni risultati».