Tiziano Cerasa interrompe il silenzio delle scorse settimane per ‘‘chiamare fuori’’ l’Avis dal capitolo del caso ‘‘Parco dell’Uliveto’’ relativo al contenzioso in essere fra l’associazione e la società Elettroimpianti Traini, che si è rivolta al giudice per ottenere il pagamento di lavori effettuati nei locali del bar e del ristorante interni al parco.
Ironia della sorte, la questione ha posto di fronte, come parti avverse nel procedimento, due consiglieri dello stesso gruppo: Cerasa, appunto, come presidente dell’Avis nel 2001, quando vennero effettuati i lavori, e Giuseppe Traini, appena entrato tra i banchi dell’Aula Pucci per sostituire Primo Petronilli.
«Innanzitutto voglio chiarire – afferma Tiziano Cerasa – che io e il consigliere Traini abbiamo un rapporto di cordialità e reciproca stima, ci conosciamo da anni. Nel 2001, quando ne ero il presidente, l’Avis non ha mai commissionato alla Elettroimpianti Traini dei lavori, e non ha mai, almeno nel 2001, ricevuto la fattura. Ovviamente, non dico che queste opere non siano mai state eseguite, nel senso che Traini ha poi fatturato questi lavori commissionati dal preposto commerciale. Ma noi, come Avis, ne siamo venuti a conoscenza da una comunicazione dell’avvocato Remoli nel 2004 o nel 2005 e quindi, non avendo ricevuto la fattura, sicuramente non abbiamo mai potuto portarla a scomputo delle opere fatte per conto del Comune. Non metto in dubbio che siano stati eseguiti dei lavori, non era comunque compito mio come presidente dell’Avis, che è un’associazione di volontariato commissionare dei lavori».
Di chi era allora il compito? Chi li ha commissionati?
«Noi come Avis abbiamo nominato nel 2001 un preposto commerciale con i titoli ad esercitare quel ruolo e piena autonomia rispetto agli acquisti e alle vendite. Se è stato commissionato questo lavoro, è stato fatto dal preposto commerciale. Infatti, rispetto ad esempio ai titoli di credito risultati insoluti, questi non sono mai stati firmati da alcun rappresentante Avis, né timbrati o messi in bilancio dall’associazione, ma sono stati firmati dal preposto. Alcuni sono andati a buon fine, alcuni sono andati insoluti e successivamente Traini si è rivolto a chi pensava che gli potesse dare delle risposte».
Proprio il neo-consigliere comunale diessino, ieri pomeriggio in apertura dei lavori del consiglio comunale ha dichiarato di aver incaricato i propri legali di presentare un esposto alla Procura della Repubblica «per verificare come organi di informazione abbiano potuto pubblicare il contenuto di documenti riservati, in quanto attinenti ad un procedimento di natura civile ancora in corso».
Politica
22 Aprile 2013
«Lavori mai commissionati dall’Avis»

