Cronaca
22 Aprile 2013
&laquo;Trasporto, fondamentale l&rsquo;apporto del Comune&raquo; <br />

RENDAI lavori per la realizzazione del parcheggio multipiano in via Isonzo partiranno finalmente a marzo e la struttura potrebbe essere operativa già all’inizio dell’estate. È questo solo uno dei risultati positivi snocciolati dal presidente della società di trasporto pubblico Etm Salvatore Renda, che ha fatto anche il punto su tutti gli altri ‘‘successi’’ di un 2006 eccezionale sotto molti punti di vista. «E a parlare di crescita non siamo solo noi – ha detto il presidente della spa – anche l’associazione delle società di trasporto ha confermato come l’Etm sia una delle aziende del settore con una maggiore espansione nel Lazio». I risultati secondo Renda sono desumibili in primis dai numeri, in continuo miglioramento, sia sotto il profilo economico che occupazionale. «Basti sapere – ha spiegato Renda – che rispetto ai 15 dipendenti che sono stati trasferiti dal Comune, ne abbiamo stabilizzati altri 18, e questo solo per il trasporto pubblico, mentre per tutti gli altri servizi l’azienda ne ha assunti altri 34». Risultati eccezionali, secondo il presidente, soprattutto per un settore storicamente in perdita come quello del trasporto pubblico, resi possibili dalla diversificazione delle attività, con settori redditizi come i parcheggi e le rimozioni. «E proprio grazie a questi risultati abbiamo potuto intraprendere investimenti importanti sia per il rinnovo del parco mezzi, cresciuto di 10 unità (tra bus, scuolabus, pullman e carroattrezzi), sia per la ristrutturazione dell’Autoparco, per il quale abbiamo investito 700 mila euro e che andrà ad accrescere il patrimonio dell’azienda». Unico neo resta invece «l’assenza da sempre di un interlocutore istituzionale. Con due commissari – spiegano sia Renda che il consigliere di Amministrazione Stefano D’Angelo – è difficile relazionarsi, ma con l’unica breve amministrazione ‘‘politica’’ non lo è stato meno. Il Pincio infatti ha accumulato verso di noi circa un milione di euro di debiti ed ha dato il via libera al multipiano solo dopo la caduta dei Saladini, cosa che fa sospettare che il blocco, non fosse di tipo logistico. Inoltre siamo ancora in attesa che il Comune modifichi il piano di esercizio (nel quale sono contenuti il numero ed il tragito delle linee, le tariffe e il resto), risalente al ‘79, il che penalizza le zone di nuova costruzione. In questo siamo dalla parte degli utenti e potremmo prossimamente farci promotori di una raccolta firme».