di LUCA GUERINI

Grande successo per “Le voci di dentro” di Eduardo De Filippo andato in scena presso il teatro Traiano ieri e lunedì.
Ottimo risultato soprattutto per il numeroso pubblico presente in sala che ha seguito con divertimento le vicende del protagonista Pasquale Saporito il quale crede di aver assistito ad un omicidio perpetrato dai suoi vicini di casa. Convocata la polizia, però, si accorge di non avere indizi e quindi ritira la denuncia temendo però che gli stessi possano vendicarsi di lui, al contrario s’innesta un giro di accuse che vede tutti coinvolti. Alla fine, ammette il protagonista, un delitto c’è stato ed è quello della fiducia e della morale.
La direzione di Franco Rosi (regista di film come “La Tregua” e “Cristo si è fermato ad Eboli”, ndr) è il punto di forza dell’intera “tarantella in tre atti” in quanto, staccandosi dalla tradizione di Eduardo, inventa una recitazione decisa e mordente, rispettando il carattere dell’opera.
Tutto questo è possibile grazie alla scenografia di Enrico Job il quale nel primo atto ambientato in casa dei vicini non nega la presenza in scena di numerosi dettagli (piatti, stoviglie e pentole su tutti) e vi accosta virtuosismi (la pioggia fuori la finestra, il fuoco acceso, etc.). Nel secondo quadro, invece, il magazzino del protagonista prende il sopravvento con numerose statue, sedie e tappeti a fare da cornice alle paure di Pasquale e le accuse dei vicini.
Nel ruolo del protagonista Luca De Filippo raccoglie numerosi applausi grazie ad un interpretazione pacata che spesso ricorda quella dello stesso Eduardo. I costumi curati dallo stesso Job non sembrano invece ritagliarsi il giusto spazio connotando semplicemente i vari personaggi.
Al termine cinque minuti di applausi per la compagnia “De Filippo” che riesce a bissare il successo ottenuto lo scorso anno con “Napoli milionaria!”.
Il prossimo appuntamento sarà ora lo spettacolo Giovanna D’Arco interpretato da Monica Guerritore.