di LUCA GUERINI
Successo per Monica Guerritore al teatro Traiano dove è andato in scena lo spettacolo “Giovanna D’Arco”, promosso dall’associazione “Vis-a- vis”, che ha portato in scena gli anni conclusivi della Pulzella d’Orleans. Il testo, tratto dagli atti del processo (resi pubblici soltanto negli ultimi anni grazie a Giovanni Paolo II) e al De Immenso di Giordano Bruno, ha commosso il pubblico presente. Ad essi sono stati affiancati i versi della poetessa Maria Luisa Spaziani, il filosofo Nicetsche, Bertold Brecht e Emily Dickinson. Il “processo” di attualizzare il martirio è stato vissuto anche attraverso alcune proiezioni curate da Enrico Zaccheo. Sul maxi-schermo, unica scenografia assieme al palo del rogo, sono stati infatti proiettati alcuni momenti del secolo appena trascorso da Martin Luter King a Che Guevara. La commistione è continuata nell’ambito musicale dove sono stati accostati i Carmina Burana a Tom Waits, ma anche Freddy Mercury e Barber. Punto di forza è stata, però, la forza espressiva della stessa Guerritore la quale ha sottolineato con lunghe pause e differenti tonalità l’animo della santa. Gli inquisitori hanno avuto, invece, la voce di Pietro Bondi, Enrico Zaccheo e Stefano Artissunch. Al termine l’attrice ha voluto ringraziare il pubblico civitavecchiese e Giovanna D’Arco (a cui s’è rivolta dopo un rispettoso inchino) per il «grande desiderio di cambiare il mondo, che ci permette tuttora di continuare a lottare per delle idee».

