di GIANLUCA PETRUCCI
La Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta sulla misteriosa morte di un 56enne rumeno, operaio edile regolare, deceduto l’altra notte in casa sua.
L’uomo, secondo quanto ha raccontato la moglie alla polizia, giunta sul posto su segnalazione del 118, era appena uscito dalla doccia quando si accasciato ed è morto, tra l’altro urtando violentemente il capo.
La circostanza che ha fatto scattare l’indagine è stata l’incidente che l’uomo aveva avuto sul lavoro circa un mese fa ed in seguito al quale, trasportato all’ospedale aveva rifiutato sempre il ricovero.
L’operaio, mentre si trovava nel cantiere, era stato colpito da una pesante lastra alla schiena. Trasportato al pronto soccorso del San Paolo, subito dopo essere stato visitato, avrebbe apposto la firma per essere dimesso.
Successivamente, accusando un nuovo malore e trasportato ancora all’ospedale, avrebbe rifiutato nuovamente di essere ricoverato.
La Procura della Repubblica ha disposto l’autopsia sul corpo del rumeno per stabilire se vi sia una correlazione tra l’incidente sul lavoro e il decesso. Gli uomini del vice questore Sergio Quarantelli stanno indagando per fare chiarezza sull’episodio avvenuto nel cantiere anche attraverso l’ispettorato del lavoro. L’obiettivo è stabilire se siano state rispettate le norme di sicurezza.

