Il neosindaco Gianni Moscherini ha scelto la sede della sua lista in Galleria Garibaldi per festeggiare insieme ad un centinaio di suoi sostenitori la sua elezione. Nella sede Moscherini è arrivato però solo poco prima delle 22, quando cioè la vittoria è ormai certa ed il risultato pressoché consolidato. Ad accoglierlo con uno scroscio di applausi e cori da stadio candidati e semplici cittadini, insieme a due torte giganti ed un fiume di spumante. È con voce rotta dall’emozione che il neoeletto primo cittadino si è rivolto ai suoi supporter per ribadire la volontà di dare una brusca sterzata al governo cittadino per portare Civitavecchia in Europa. Poche parole per ringraziare i cittadini, che, ha detto, «hanno capito il nostro messaggio». Critiche invece al centro sinistra, «sconfitto per la continua ricerca dello scontro ideologico» e che, secondo Moscherini, «deve trarre insegnamento dalla sconfitta ed arrivare ad un ricambio della sua classe dirigente. Ma in fondo il nostro progetto serve anche a questo: fare da incubatore per una nuova classe politica, per la città, la regione e l’Europa. Nessuna rabbia e nessun rancore per chi in questi mesi di campagna elettorale ha invece usato contro di noi la violenza delle parole e quella fisica. Però – ha concluso – sia chiaro che questi comportamenti d’ora in avanti non saranno più scusati».
Subito dopo una breve conferenza stampa, nella quale Moscherini ha ribadito la propria soddisfazione per il successo complessivamente ottenuto dall’intera coalizione e anche dalla sua stessa lista. «Un risultato che – ha spiegato – premia i volenterosi. Spero – ha poi aggiunto – che anche chi ha perso ci dia una mano per realizzare i grandi progetti per questa città». Tra le priorità naturalmente pulizia, discarica, servizio idrico e polo energetico. Proprio su quest’ultimo tema il neosindaco ha ribadito la propria contrarietà al carbone e il desiderio di liberare Civitavecchia da entrambe le servitù energetiche, bollando però al contempo quanto deciso dai consigli provinciali di Roma e Viterbo come «stupidaggini elettorali del presidente Gasbarra, che più di fogli di carta non sa fare».
Al termine della serata infine una breve sfilata in centro, fino a Piazza Vittorio Emanuele, nei pressi delle sedi del Comitato Elettorale e degli Artisti per Moscherini, dove ha chiesto ai sostenitori di essere «generosi con coloro che sono stati sconfitti, perché a nessuno di loro deve essere fatto quello che loro hanno fatto a noi»
Elezioni
22 Aprile 2013
Per Moscherini festa grande nella sede della sua lista

