“Dal punto di vista storico si tratta di una scoperta di straordinario valore che testimonia quanto importante, anche in epoca rinascimentale, sia stata in passato la
comunità di Anguillara. Allargare gli studi sul patrimonio storico archeologico è un impegno che ci siamo dati da subito e questi ritrovamenti costituiscono per noi uno
sprone a proseguire, in collaborazione con le Soprintendenze competenti, sulla strada della valorizzazione dei beni culturali locali che datano dal Neolitico al Rinascimento
ed oltre passando per il periodo di epoca romana”. Così il sindaco Emiliano Minnucci commenta il rinvenimento avvenuto in occasione dei lavori di riqualificazione di piazza
Magnante, in pieno centro storico, di almeno 30 silos per la conservazione delle derrate alimentari, più probabilmente grano, attualmente ricolmi di terra e di dimensioni
variabili da un minimo di un metro circa fino ad un massimo di quasi tre metri, per una profondità ancora tutta da verificare.
Sul posto per un sopralluogo è intervenuta la rappresentante di zona della Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale dottoressa Ida Caruso che ha disposto, prima di
ridare il via ai lavori, per un saggio a campione sui silos rinvenuti. Molto incoraggianti le indagini effettuate. “Sono stati ritrovati infatti – spiega Paolo Lorizzo addetto culturale del Comune di Anguillara – reperti consistenti soprattutto in frammenti di ceramica rinascimentale, dalla più comune, come quella da fuoco e da cucina, alla più raffinata, come brocche, piatti, scodelle e ciotole smaltate o invetriate e dipinte, che testimoniano la ricchezza delle famiglie presenti nel paese a partire dal XVI secolo. Sono stati rinvenuti numerosi frammenti rappresentanti motivi decorativi come fiori, i famosi ‘monticelli’, elementi geometrici, a ‘scaletta’, ma anche stemmi rappresentanti una famiglia nobiliare e un volto di una donna”.
Cronaca
22 Aprile 2013
Piazza Magnante: i lavori di riqualificazione riportano alla luce 30 silos<br /><br />

