CIVITAVECCHIA – Egr. Sig. Sindaco,
tralascio la considerazione ovvia per cui il Natale dovrebbe essere un momento di pacificazione e di riflessione di ognuno con la propria coscienza,per esternarle alcune considerazioni di carattere politico-amministrativo.
Il dibattito che si è aperto in città sull’acquisto della sua scrivania non mi appassiona anche se devo dirle che quella lasciata da De Sio era molto bella e le cose belle e giuste vanno conservate anche se sono state scelte da altri,tanto più in questo momento di crisi in cui anche nelle famiglie si è ripresa l’abitudine di non buttare via nulla,pensi che abbiamo ripreso a rammendare i calzini.
Quello che dovrebbe essere prioritario in un confronto politico serio,secondo me,è innanzitutto un primo bilancio sull’attuazione del programma amministrativo e trovo strano il persistente silenzio di tutti su questo argomento.
Non so se ciò derivi dalla sua capacità di tenere rapporti “one to one” con i consiglieri comunali in modo da appannare la loro capacità di giudizio e di reazione,o piuttosto da una sostanziale vacatio della politica,spiazzata da una bizzarra visione di “larghe intese”.
Dopo il 27 gennaio e le primarie per l’elezione dei gruppi dirigenti del PD,il nuovo partito,forte di una strategia nazionale incisiva ed innovatrice,dovrà diventare necessariamente centrale in una visione politica di cambiamento e di forti alleanze.
Se ciò non avverrà ,ci porteremo dietro anomalie localistiche che impediranno ancora lo sviluppo della città e del territorio e soprattutto impediranno la ripresa economica delle imprese e delle famiglie.
Lei ,caro sindaco,dovrà prepararsi ad interloquire ,in un rapporto serio di opposizione,con una forza politica forte ed autorevole,con un gruppo consiliare compatto e capace di azioni di controllo su i provvedimenti che forse un giorno la sua maggioranza porterà finalmente in consiglio.
Per questo,Sindaco,occorre che Lei lasci da parte rancori ed insulti ed avvii una fase di concertazione democratica con le forze politiche e sociali per le scelte importanti come il nuovo PRG così come era stata avviata dall’amministrazione Saladini,tenendo conto anche del lavoro svolto in fase preliminare dall’amministrazione De Sio,lavoro che di certo noi non gettammo nel cestino.
Da ultimo mi corre l’obbligo di ricordarle che i rapporti con i dirigenti e militanti dei DS con gli organismi nazionali ,non sono di sua competenza ma voglio comunque specificare che se in fasi particolarmente drammatiche della vita politica cittadina siamo andati nelle sedi opportune a reclamare chiarezza per impegni disattesi,l’abbiamo fatto sempre nel rispetto dei ruoli e senza menar calci ed era nostro diritto farlo.
Al contrario a me sembra che i suoi rapporti col Botteghino,come Lei lo chiama,siano stati a lungo ondivaghi e tuttora non mi risulta che ,nonostante gli sforzi suoi o di vari mediatori messi in campo,Lei abbia avuto dai vertici nazionali del PD,grande considerazione,come è giusto che sia.
Auguri di buon Natale e Felice Anno Nuovo.
Annalisa Tomassini
Lettere
22 Aprile 2013
Politica, le considerazioni di Annalisa Tomassini


