Lettere
22 Aprile 2013
Quale sviluppo della nostra città e del comprensorio?

“Sembra banale e un po’ ridicolo chiedersi quale sarà lo sviluppo della nostra città e del suo comprensorio.
Ogni tanto si sostiene una determinata tesi e il contrario di tutto.
In tutti i programmi elettorali si è sostenuto tuttavia che la riconversione a carbone della centrale di tvn(avversata dalla maggior parte dei cittadini)doveva servire per fare un esame della situazione ambientale del nostro territorio:non più insediamenti inquinanti,tutto deve passare sotto una rigida progettazione che rispettasse l’ambiente.
Da qui progetti di salvaguardia della Frasca, chiarimento definitivo della questione Terme, riqualificazione della Ficoncella,destinazione delle carcerette.
Interventi di riqualificazione di Zampa D’Agnello, ….
Su queste direttrici,insieme all’oceanario e al water front(sono ancora di moda?),era progettato il futuro di Civitavecchia.
Basta con insediamenti inquinanti.
A proposito quando si inizia una battaglia seria per l’elettrificazione delle banchine nel porto?
Si eliminerebbe un alto tasso di inquinamento.
Facendo lavorare in pace l’autority la città deve spingere per una ulteriore qualificazione dello sviluppo del porto privilegiando ciò che si sostiene da trenta anni,cioè la parte commerciale.
A questo proposito lo sviluppo urbanistico della città,che va affrontato dopo l’approvazione delle varianti 29(Poligono del genio), 30(tutela dei beni ambientali e artistici della città), 31(oltre centomila metri cubi di insediamento residenziale e direzione vicino alla stazione ,nel cuore della città) deve tener conto di tutto quello che si è deliberato e che ancora non è stato realizzato.
Se si va avanti a macchia di leopardo,si rischia di rendere ancora più invivibile la nostra città.”

TAMAGNINI ROBERTO