I Ds serrano le file in vista delle prossime elezioni amministrative e le profonde ferite apertesi nella Quercia iniziano a sanarsi. Una delegazione della segreteria del partito, guidata dal segretario Sebastiano Petrarolo, ha infatti incontrato una rappresentanza dei cosiddetti dissidenti dell’Area Mussi, al seguito del coordinatore Fabrizio Barbaranelli. È toccato al capo dell’esecutivo della Quercia comunicare la revoca dei provvedimenti disciplinari comminati ai mussiani, colpevoli di aver creato una lista antagonista a sostegno di un candidato diverso da quello ufficialmente sostenuto dai Ds. Il Consiglio Regionale di Garanzia – ha infatti detto Petrarolo – ha dichiarato l’incompetenza del Consiglio Federale di Garanzia a pronunciare la sospensione dei compagni considerati incompatibili con un articolo dello statuto, per cui di fatto non esiste alcun provvedimento disciplinare». Meno vicine invece la posizioni rispetto alla valutazione circa la scelta del sindaco e la gestione della campagna elettorale, in merito ai quali ciascuna parte è rimasta ferma sulle proprie posizioni. Un giudizio positivo sul’incontro è stato espresso dalla segreteria del partito, i cui componenti si sono dichiarati favorevoli a considerare chiuso il caso e a ripartire con le tre Mozioni (Fassino – Mussi – Angius) alla preparazione del Congresso di cui prossimamente sarà fissata la data.
Nel resto dell’Unione intanto continuano le prese di posizione, come quella dei Verdi, che difendono la sclta di non firmare il documento ‘‘anti-Tidei’’. Secondo il Sole che Ride infatti lo scritto è basato su contrapposizioni di tipo personalistiche e rischia, entrando nella vita interna ad un partito, di dividere l’Unione anziché unirla. «Ma ritenere sbagliato quel documento – dicono i Verdi – non vuol dire essere ‘‘tideiani’’».
Politica
22 Aprile 2013
Scoppia la pace all’ombra dei Ds

