La regata nazionale di San Miniato ha avuto nel Circolo Canottieri Azzurra un assoluto dominatore. Il club civitavecchiese è infatti tornato da questa trasferta con tre medaglie d’oro e due d’argento. Stefano Berretti si è imposto nel 7,20 allievi C che prevedeva una gara articolata in maniera particolare visto che si gareggiava il sabato sul 7,20 e la domenica su barche olimpiche. Il portacolori locale non ha avuto problemi in nessuno dei casi ed ha sbaragliato con una doppia prova di forza tutti gli avversari. Il secondo primo posto è arrivato grazie a Lorenzo Costanzo, che ha preceduto gli avversari sul traguardo del 7,20 allievi C, remando da vero campione, mentre il giorno successivo (su barca olimpica) è stato beffato di un soffio e si è “dovuto accontentare” del secondo posto. Nella stessa categoria Simone Rossi è giunto quarto nella gara dominata da Berretti e Costanzo e poi secondo in coppia con quest’ultimo nel doppio allievi C. In evidenza anche il “settore rosa” dell’Azzurra con Alessia Guglielmi, che sabato ha sfiorato il podio, piazzandosi quarta nel 7,20 allieve B e poi domenica ha perso l’oro per pochi centesimi di secondo, regatando per oltre 400 metri vicina alla fiorentina Fossi. Infine l’esordio vincente din un formidabile 4 di coppia Master che sembra avere la velocità di un motoscafo, composto da Massimo Guglielmi, Bravo Waldo Santa Cruz (del Dlf Roma); Marco Maddaloni e Mauro Guglielmi. Doveva essere un test indicativo in vista dei mondiali Master di Zagabria. Un test decisamente superato, battendo l’equipaggio del Treviso che da 2 anni dettava legge in Italia (con tanto di titolo nazionale nelle gare di fondo 2006/2007). Una sconfitta molto pesante per i trevigiani, che non hanno in alcun modo celato il proprio disappunto. «Considerando i pochi allenamenti fatti prima di questa regata (solo sei con il cubano in forza al Dlf Roma Santa Cruz, ndr) – afferma Mauro Guglielmi – e senza tralasciare che il gesto remiero non è ancora sincronizzato a dovere, una volta che affineremo la tecnica avremo pochi avversari ai mondiali di Zagabria, e potremo addirittura essere competitivi con gli atleti senior».