Economia e Lavoro
29 Aprile 2013
Enel studia tagli alle bollette per i siti gravati da servitù energetiche

Sembra che Enel spa stia valutando la possibilità  di tagliare le bollette, nelle zone gravate dalle sue servitù, dal luglio 2007, in concomitanza con la liberalizzazione del mercato elettrico. La riduzione del tariffe, così come noi sosteniamo da tempo, sarebbe una ipotesi su cui sta lavorando la società  elettrica, per rasserenare il rapporto con gli enti locali del Lazio e con le popolazioni coinvolte, dopo il muro contro muro dell'ultimo periodo.

Credo che, nell'eventualità  che tale indirizzo venisse confermato, un segnale concreto di disponibilità , da parte di Enel, contribuirebbe a stemperare il clima, fermo restando il discorso che eventuali agevolazioni tariffarie dovrebbero interessare tutte le zone coinvolte dagli impianti: quindi, con Civitavecchia, dovrebbe godere delle riduzioni anche la parte del Viterbese costretta alla coabitazione con l'impianto di Montalto di Castro, e i benefici dovrebbero riguardare, insieme alle utenze domestiche, quelle sociali e commerciali, con particolare attenzione nei confronti dei meno abbienti, delle imprese e degli operatori agricoli. A sostenerlo è l'assessore agli Affari istituzionali, Enti Locali e Sicurezza della Regione Lazio, Regino Brachetti, dopo aver appreso che Enel spa starebbe studiando il taglio ai costi energetici delle aree che sopportano la presenza delle sue centrali. Accanto a questa opzione, che comunque mi pare la premessa per qualsiasi altro discorso che riguardi il futuro del polo energetico dell'alto Lazio, ritengo sia anche il caso di riaprire il dibattito sulla realizzazione di un rigassificatore a Montalto di Castro, senza cedimenti ma anche senza pregiudizi, pure alla luce delle opportunità  connesse che l'infrastruttura offrirebbe, con la sua catena del freddo, in termini di occasioni di sviluppo per l'industria agroalimentare della Maremma viterbese.

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