Il fatto ormai sembra proprio prendere, sempre più, le sembianze di una storia infinita. Era inizio anno quando sono tornati a denunciare la situazione e tuttora la trappola a cielo aperto di via Ciceruacchio è ancora ed impunemente lì. Un'area estremamente pericolosa al centro della quale, ricordo per l'ennesima volta, è presente una vera e propria voragine, molto profonda, stracolma di residui di materiali edili piuttosto pericolosi come vetri, calcinacci, mattoni e spuntoni di ferro. Ed ancora una volta, non voglio neanche immaginare cosa potrebbe accadere ad un bambino o ad un anziano che incautamente penetrassero dentro il cantiere. Cosa, appunto, neanche tanto impensabile visto che la quasi inutile recinzione in plastica, posta dalla 3HG a protezione dell'area, è ormai stata divelta dallo scorso anno. La profondità , torno a ripetere, è rilevante e tutto il materiale tagliente che vi è stato scaricato dentro potrebbe provocare conseguenze gravissime. Ritengo disumano lasciare un’area così pericolosa in queste condizioni, senza alcun tipo di protezione od un mero segnale di pericolo. Anche all’esterno della buca la situazione continua a rimanere molto critica, anzi a peggiorare, con pezzi di ferro arrugginiti, vetri e spazzatura ovunque. Senza contare che, in alcuni punti, sotto la pavimentazione, la terra è completamente erosa ed il tutto, sotto un minimo peso, potrebbe crollare da un momento all’altro. Sporgendosi un po’, a proprio rischio e pericolo, è infatti molto facile notare che sotto il pavimento si sta formando uno spaventoso vuoto. Tra l'altro ora c'è da notare un pericolo in più. La presenza di alte erbacce impedisce di rendersi veramente conto della gravità della situazione e si corre il rischio di trovarsi dentro la profonda buca come niente. Ho già espresso il nostro parere più volte. Se è vero che l’antenna non deve essere più installata non si comprende perchà© quest’area debba versare ancora in tali condizioni. A meno che il progetto del gestore di telefonia mobile non sia affatto tramontato, e si stia tenendo di proposito il cantiere ancora aperto per quando si dovranno riprendere i lavori. E l'esperienza mi insegna che, nonostante le assicurazioni di alcuni, in una simile circostanza, è meglio aspettare prima di ritenere il mio timore, e quello dei residenti della zona, come qualcosa di infondato. Anche perchà© dopo le tante, troppo proteste degli abitanti, le varie ordinanze di sospensione dei lavori emesse dal Comune, le voci che continuano a girare e le relative smentite, molti civitavecchiesi restano ancora come ignare vittime di un frangente senza soluzione di sorta. Ma comunque la pericolosità del cantiere è un dato di fatto, reale, sul quale sembra che la Circoscrizione uscente si fosse già attivata da tempo, segnalandola agli enti preposti. E sembra che il parlamentino cittadino non abbia potuto mai intervenire perchà© privo di una specifica autorizzazione ad intervenire da parte del Comune, della stessa 3HG e dell'Ater, che risulta proprietaria dell'area in questione. La richiesta di provvedere alla rimozione del cantiere sembra infatti fosse stata avanzata già nel novembre del 2004 e, a quanto riferito dal Presidente uscente Frascarelli, l'allora Vice Sindaco Ernesto Tedesco si impegnò di persona a farla effettuare entro pochi giorni. Da allora, a parte le proteste dei residenti, il buio totale. Ora sono qui a ribadire e a reclamare con forza l'immediata rimozione del cantiere e la copertura della trappola a cielo aperto di Via Ciceruacchio. Ed ad invitare il Commissario Prefettizio ad una maggiore solerzia per interventi di questa natura, prima di doverci poi trovare a piangere sul latte versato e costretti a cercare i diretti responsabili di un probabile, malcapitato evento.
Pietro Cozzolino


