Elezioni
29 Aprile 2013
Saladini: Successo di squadra. De Paolis: Non dispero

di STEFANIA ACCARDI

Gino Saladini vola verso il ballottaggio, archiviata la pratica primo turno con un sonoro 42.03% dei consensi, pari a 14.078 voti. Un bel successo, considerato anche che nel 2001 Alessio De Sio arrivò al ballottaggio con una percentuale certo più alta, il 47.48%, alla quale corrispondeva però un numero di voti inferiore, ovvero 13.805 voti. E che sul candidato Falzetti, che arrivò al 45.27%, il centrosinistra fece confluire 13.163 voti, circa 1000 in meno di quelli fatti confluire su Saladini. Non solo. Nel 2001 le liste a sostegno del centrosinistra erano 6: Sdi, Verdi-Percivitavecchia-L'Ulivo-Pdci, Prc, Ambiente e Lavoro, Ds e PPI (oggi Margherita). Per questa consultazione il centrosinistra contava su una lista d'appoggio in meno e, rispetto al DE2001, ha perso l'apporto del Prc e dei Comunisti Italiani. In più c'era la lista Di Pietro ed i Socialisti che si sono presentati uniti al Nuovo Psi (che nel 2001 corse con De Sio) ma, con i Ds che hanno perso 5 punti percentuali (dal 20,06 al 14,69) e 1.221 voti (da 5.832 a 4.611 voti) la ragione del successo va cercata altrove. Non nella lista unitaria Verdi-Percivitavecchia-Italia dei Valori che ha perso il 4.7%, e non nei Socialisti (-1.64%). Allora dove? Nella Margherita sicuramente, che ha fatto registrare un boom senza precedenti (al 10.87% con un +8.41%) e nella nuovissima lista Saladini (11.55%), che, insieme, hanno contribuito per il 22.42% a portare Saladini al ballottaggio. Considerato che la coalizione ha complessivamente ottenuto il 43.31% (ovvero l'1.28% in più delle preferenze espresse per il candidato sindaco Saladini), lista Saladini e Margherita, da sole, hanno influito per più del 50% sul risultato finale. Ma dei singoli contributi il candidato sindaco preferisce non parlare, fiero del risultato complessivo. Una squadra di cuore e carattere ha detto Saladini, intervenendo a caldo alla diretta sulle elezioni trasmessa da Rete Oro che ha portato avanti una campagna elettorale unitaria, proponendo alla città  un nuovo modo di governare e di porsi. Abbiamo cercato il contatto con la gente, e proprio incontrando i civitavecchiesi abbiamo compreso fino in fondo le esigenze e le istanze della popolazione. Ora il nostro impegno sarà  quello di dare voce alla nostraPIENDIBENEgente, attuando un programma che possa riavvicinare le istituzioni ai cittadini. Apparentamenti? Ne parleremo.

L'altro candidato al ballottaggio è Gianni De Paolis, supportato da An, Forza Italia, Il Risveglio e Fiamma Tricolore, che arriverà  all'11 giugno con un bagaglio di 6.568 voti, meno della metà  di quelli ottenuti da Saladini. Il candidato del centrodestra si è fermato al 19.61%, lontanissimo dal 47.48% di De Sio nel 2001. Allora nella coalizione c'erano 7 liste, a fronte delle 4 attuali. Progetto Città  è sparita, così come la lista Civitas, Ccd-Cdu, oggi Udc, sono andati a sostegno di Vinaccia e Rinnovare la Città  ha sostenuto Balloni. E questo solo per la coalizione. Va considerato inoltre, infatti, che i candidati che nel 2001 risultarono più forti e contribuirono con il maggior numero di voti al successo della coalizione o non si sono più ripresentati o sono confluiti in altre liste. Questo scotto lo ha pagato Forza Italia (che ha perso Scotti, Ranieri e Berardozzi, ora con la Dc, Fiorentini e Di Marco, ora con la Margherita, De Fazi e Solinas, non più candidatisi) ma anche An (che ha perso Tedesco, Passerini e La Camera). Io il 20% lo avevo previsto ammette De Paolis non perchà© sono un disfattista ma perchà© sono abituato a ragionare con i numeri. Abbiamo fatto una buona campagna elettorale, moderata e serena. Da oggi guardiamo avanti con la stessa serenità , senza precludere il dialogo con le altre forze politiche che non sono arrivate al ballottaggio.

Chi il secondo turno lo ha sfiorato è Marco Piendibene, che si è fermato al 18.37%, pari a 6151 voti. Anche nella sua coalizione molti i segni negativi riportati dai partiti rispetto al 2001 (Prc e Ambiente e Lavoro su tutti) ed una lista civica (Unione Democratica-ALVARO Lista Piendibene) che con 2226 voti ha conquistato il 7.09% delle preferenze. Ma non sono voti rubati al Prc specifica Piendibene semmai ai Ds. Molti iscritti alla Quercia non hanno accettato l'imposizione del candidato Saladini, preferendo un progetto diverso e alternativo. Un progetto nel quale continuiamo a credere, convinti che questa sia la strada giusta.

Ha puntato sul Terzo Polo, è stato supportato da 6 liste civiche e si è fermato al 14.49% dei consensi, Alvaro Balloni. Per lui 4853 voti, in gran parte arrivati da Uniti per il Porto e ListaVINACCIA Balloni. Abbiamo pagato lo scotto ha detto Balloni – di una campagna elettorale partita in ritardo, di non avere candidati alle circoscrizioni, di aver lanciato un'idea nuova di fare politica al di fuori dei partiti che probabilmente non è stata compresa a pieno dai civitavecchiesi. Ma non abbiamo rimpianti sul progetto, che continuiamo a ritenere valido e che porteremo avanti anche dall'opposizione. Apparentamenti? Ne discuteremo, ma chiederli non spetta a noi.

Gino Vinaccia, puntando su moderazione e dialogo al centro della politica, ha ottenuto il 5.5%, pari a 1843 voti, arrivati dalle 2 liste d'appoggio, Udc e Nuova Dc. Sugli apparentamenti non si sbilancia e, preferendo aspettare, rimanda tutto al dopo-analisi del voto, per ora soddisfatto del risultato della propria coalizione.