In questa nostra Civitavecchia, fatte salve poche eccezioni, la civile convivenza sembra essersi fermata sul binario morto della storia; l'intero contesto urbano è cresciuto a comparti stagni, senza la visione d'un programma d'assieme per uno sviluppo urbano socio culturale in linea con i tempi.
Un traffico veicolare che si avvita su se stesso in cerca di parcheggio, anche se oneroso, che in centro e non solo, si trasforma in una vera caccia al tesoro.
La spa Etruria Servizi un carrozzone divenuto ricettacolo di politicanti senza arte e ne parte, lautamente retribuiti, nato dalla fertile mente di un sindaco da marciapiedi che scarica sull'erario comunale il peso non indifferente delle perdite di una allegra gestione.
Per non tacere del miliardo delle vecchie lire che è costato l'inutile referendum, che si sarebbe potuto evitare se le opposizioni dell'epoca avessero inoltrato motivato ricorso al Tar per chiedere l'annullamento della deliberazione. Incapacità o connivenza?
Solo il Porto, sino ad ora è sfuggito a questa logica perversa e tenta, sotto l' esperta intelligenza del suo profeta, Gianni Moscherini, di anticipare il suo stesso futuro, seppur ostacolato da famelici politicanti che dopo il sacco della Città ora cingono d'assedio le vie d'acqua.
Il resto è squallida storia da dimenticare al più presto.
Vincenzo Monteduro
Segretario Repubblicani Europei


