Scaduto ieri il termine ultimo per gli apparentamenti, i due schieramenti che sostengono le candidature di Gianni De Paolis e Gino Saladini correranno certamente in maniera autonoma per il ballottaggio dell'11 e 12 giugno.
Tutta in salita sembra anche la strada di eventuali accordi politici, ai quali entrambi i candidati si sono dichiarati disponibili, ma la cui fattibilità , visti anche i tempi ormai ristrettissimi, è ancora tutta da verificare. Ad escludere seccamente l'eventualità di un accordo politico è da subito il leader del Polo Civico Alvaro Balloni, che in una nota spiega di aver già deciso di non sostenere apertamente alcuno dei due candidati e di voler lasciare quindi libertà di coscienza ai propri elettori. «A conclusione dei contatti avuti con i candidati a sindaco delle coalizioni dell'Ulivo e del Centrodestra debbo constatare – afferma Balloni – l'impossibilità oggettiva di accoglimento dell'impostazione politica che maggiormente qualifica l'azione del Polo Civico per cui la nostra coalizione non instaurerà rapporti di collegamento con alcuno di essi in vista del ballottaggio. I nostri elettori verranno lasciati liberi di effettuare le scelte che in coscienza riterranno più giuste».
Fumata nera invece dall'incontro tra Gino Saladini e Marco Piendibene, che dopo aver discusso a lungo hanno deciso di aggiornare la riunione a oggi, quando forse si saprà se il centro sinistra abbia o meno intenzione di intraprendere la strada della riunificazione. Proprio questo sembra essere il senso della proposta avanzata da Corrado Bonifazi, Marco Censasorte, Enrico e Mauro Iengo, Alessandro Massarelli, Enrico Novello e Nicola Porro che, in una lunga lettera aperta a Gino Saladini e Marco Piendibene, chiedono al primo di dimostrare in concreto «metodi di governo e di relazioni politiche diversi da quelli adottati nella costruzione della sua candidatura» ed al secondo «un gesto senza contropartite, che contrasti le tentazioni astensionistiche».
è finita invece in tarda serata la riunione di Udc e Dc dalla quale è emersa l’intenzione di lasciare liberi gli elettori di assumere una posizione secondo coscienza, «consapevoli – ha dichiarato Gino Vinaccia al termine della riunione – che siamo una coalizione di centro e che per questo dobbiamo caratterizzarci per equilibrio ed equidistanza. Siamo e restiamo pronti a valutare se la futura amministrazione accetterà di confrontarsi anche sul nostro programma – ha concluso Vinaccia – ma nel frattempo invitiamo comunque tutti a recarsi alle urne per esprimere una preferenza».
Intanto contro il mancato accordo tra De Paolis e Balloni si scaglia il portavoce di Forza Italia Michele Trotta che spara a zero proprio sul candidato del polo civico «che la scorsa settimana accusava con documenti e grafici la vicinanza tra politica e affari della ditta Tidei, salvo poi accordarsi per prendere qualcosa». Trotta prosegue definendo Saladini «un paravento di Tidei», sottolineando anche come «l'appello alla pulizia morale della politica fatto da Saladini e Balloni è naufragato con l'accordo Moscherini-Tidei. Il ballottaggio – conclude Trotta – dovrà vedere tutti i civitavecchiesi perbene uniti sul nome di Gianni De Paolis, unico garante morale e politico della ripartenza di Civitavecchia». Sulla stessa linea l'esponente di Forza Italia Giovani Samanta Vitanza, che pone l'accento sull'influenza che a suo dire Pietro Tidei (chiamato Mr. T'' nella lettera) avrebbe su Gino Saladini, oltre a rappresentare una «ingombrante e soffocante presenza. Bisogna imparare dagli errori del passato – conclude Vitanza – e non commetterli di nuovo. Non accettiamo questa situazione passivamente ma facciamo valere il nostro diritto/dovere di voto».
Elezioni
20 Maggio 2013
Accordi politici, la strada è ancora in salita

