Sport
20 Maggio 2013
De Gennaro: Ora si punta alla salvezza, ma fra due anni saremo da B1

«Il traguardo stagionale è la salvezza, ma nel giro di due o tre anni questa squadra, così com'è composta, può puntare al salto di categoria». Decide di sbilanciarsi il presidente dell'Asp Giancarlo de Gennaro, che dopo pochi giorni di lavoro predice un futuro ricco di soddisfazioni alla Mojoli, neo-promossa in serie B2 maschile di pallavolo.

Presidente che clima si respira in casa rossoblu?
«Ora c'è ovviamente euforia e voglia di lavorare, ma aspetto il gruppo al varco quando arriveranno i momenti difficili: voglio vedere se fra due o tre mesi si sarà  creata quella coesione tale da farci superare tutte le asperità ».Vi aspetta un torneo molto difficile, di nuovo nella categoria nazionale, non crede che la squadra andava rinforzata?

«Credo, invece, che la riconferma in blocco del gruppo promosso dalla C sia stata una scelta azzeccata. Ci sono dei ragazzi in prospettiva molto interessanti, non giovanissimi è vero, ma che fra due o tre anni quando avranno assimilato la B2 ci permetteranno di lottare ad alta quota. In più è arrivato un giocatorecome Max Otgianu, che sarebbe titolare in B1 con qualsiasi squadra e può senza dubbio farci fare un salto di qualità  insieme ai senatori'' che dovranno fare da chioccia agli altri».

Il suo è un progetto ambizioso, che deve però fare i conti con i soliti problemi di budget.

«Infatti sarà  dura trattenere per altri due-tre anni questi ragazzi e respingere le offerte che riceveranno. Nel frattempo abbiamo avviato un discorso con l'Enel, abbiamo importanti rassicurazioni sia dai vertici locali della Spa elettrica che dal Pincio, e questo potrebbe dare continuità  nel tempo al nostro progetto. Noi ci contiamo ed infatti siamo peronti a cambiare la nostra denominazioni ufficiali in Enel-Mojoli».

Lei è affidato questo compito ad un tecnico tutto da scoprire come Michele Sardone, rinunciando tra mille veleni al coach della promozione Franco Accardo. E'convinto di questa scelta?

«Sardone ha cominciato in punta di piedi, ma ha già  dimostrato meticolosità  nel lavoro, con grande attenzione all'aspetto fisico e alla prevenzione degli infortuni e la squadra sta rispondendo con attenzione. Propone un sistema innovativo e dal punto di vista tecnico stiamo cercando di trovare un assetto che esalti le nostre qualità . Riguardo Accardo nessuno ha mai messo in dubbio la sua competenza ed anche se mi ha insultato, da buon presidente non sono vendicativo e gli dico che come Direttore Tecnico o responsabile di qualsiasi altra squadra la nostra porta resta aperta».

Come avete impostato il programma di lavoro con Sardone?
«Tra Coppa Italia ed amichevoli vorremmo giocare almeno 10 gare prima del campionato, ma abbiamo problemi di spazio, anche per gli allenamenti. La Corsini-La Rosa è un cantiere, la palestra del Classico sarà  a nostra disposizione dal 12 settembre mentre per quella del Polivalente si è creata una situazione paradossale: i lavori sono finiti, ma la ditta non ha ancora consegnato le chiavi alla scuola e dunqe nonostante il gentile interessamento della preside Maniglia, noi paghiamo la struttura alla Provincia, ma non possiamo utilizzarla…».