Barriere, edifici pubblici vietati ai disabili durante le Elezioni. E' questa la sconsolante realtà che affiora ancora qui a Civitavecchia. Durante le recenti Amministrative, recandomi a svolgere il mio dovere di cittadina, ho vissuto momenti di estremo disagio. Mi sono vista impedire di accedere all'Istituto Laurenti di Via XVI Settembre per un ordine del Prefetto risultato emesso dal Commissario Prefettizio che invitava i diversamente abili ad usufruire dei seggi a loro debitamente riservati e cosiddetti speciali presenti in un elenco. Ancora oggi rimango attonita. Cosa significa seggi a loro debitamente riservati? Ed elenco? Desidero ricordare non tanto al Commissario Prefettizio che comprendo possa non avere una mappatura degli Istituti, ma a tutti coloro che hanno organizzato i seggi ed a chi non aggiorna questo famigerato elenco, che qualora la struttura non preveda barriere architettoniche, come nel caso specifico la Laurenti , il disabile, proprio come l'elettore cosiddetto normale può votare nella propria sezione di appartenenza. Immagino e capisco chi invece non avendo una struttura idonea per esercitare il diritto al voto, che è un diritto sancito dalla Costituzione, debba recarsi alla ASL per il cambio di sezione. Ritengo che tutto questo rechi un profondo disagio sia al disabile che alla sua famiglia. Inoltre si deve considerare che i cittadini quando si recano alle urne votano in Istituti Scolastici Pubblici e questo dovrebbe indurre a pensare. Ci si dovrebbe domandare se i bambini, i ragazzi diversamente abili vanno regolarmente a scuola. Qualora la risposta fosse affermativa, questo sarebbe ovviamente possibile solamente nei plessi privi di barriere architettoniche quindi, esaminando l'elenco sopra citato, in pochissimi. Vorrei rammentare che anche il diritto allo studio, come quello al voto, è un diritto sancito dalla Costituzione. Ma nella realtà dei fatti qualora il disabile volesse andare a votare nella propria sezione si troverebbe, nella maggior parte dei casi, a non poterlo fare per la presenza di barriere architettoniche. E soprattutto è incivile non permettere alla famiglia e al disabile di scegliere quale Scuola frequentare. Personalmente non amo i cerchi chiusi perchè mi fanno pensare ai ghetti, ma tutto ciò è purtroppo confermato proprio dalla dicitura debitamente riservati di cui sopra.. Vorrei cogliere l'occasione per ringraziare pubblicamente Pietro Cozzolino e sua sorella Marina per essermi stati vicini ed avermi accompagnata fino al seggio e per aver percepito che non mi sarei mai arresa. Francamente sarei stata pronta chiamare anche la stampa nazionale. Non dimenticherò mai la difficoltà di quel giorno. C'è stata una forma di discriminazione tale che gli stessi Carabinieri hanno reputato opportuno prodigarsi per aiutarmi. Ed io li ringrazio. Mi auguro che per il ballottaggio che si terrà tra una settimana la situazione sia cambiata per quanto concerne gli Istituti privi di barriere non inseriti in questo benedetto elenco, altrimenti mi vedrò costretta a discutere questa tematica nelle sedi competenti. Di fronte a questa realtà , che non è assolutamente in grado di garantire, sia pure minima parte, i diritti delle persone che hanno difficoltà di mobilità , la domanda più semplice da porci è: Civitavecchia sta davvero camminando verso il futuro?
Barbara Costanzo


