Sono parole pesanti quelle usate dal consigliere regionale della Rosa nel Pugno Donato Robilotta contro il segretario dei Socialisti Insieme Mario Flamini.

Robilotta smentisce infatti di aver fatto pressioni su Flamini per far inserire il nome di Marsili nelle liste socialiste «è stato semmai lo stesso Flamini a chiamarmi più volte, sostenendo che voleva stare vicino al mio gruppo, e a chiedermi di fare un'unica lista con tutti i socialisti, e pur essendo io inizialmente contrario, perchà© volevo il simbolo della Rosa nel pugno, mi sono fatto convincere solo per senso di responsabilità ». Robilotta aggiunge inoltre che «non abbiamo parlato prima di organigrammi nà© di assetti e solo all'indomani delle elezioni il Flamini, durante il ballottaggio, mi ha comunicato che aveva già  concluso un accordo in base al quale, in caso vittoria, la lista avrebbe avuto un assessore (ed era già  deciso che sarebbe stato l'attuale assessore Michelli), e la presidenza di un ente, l'Etm, che sarebbe invece andata a lui stesso. Non è stata possibile nessuna discussione e nessun ragionamento nel merito – aggiunge Robilotta – perchà© evidentemente l'obiettivo non è tanto quello politico di mettere insieme i socialisti ma ben altro. Quanto ai miei difetti – conclude il consigliere socialista – ne ho sicuramente tanti, ma in tutta la mia lunga ttività  politica non ho mai scambiato la politica con gli affari».